Caos allo sgombero delle case Slitta il processo a 15 donne

Slitta per la terza volta, per mancanza di notifica alle parti offese, l’avvio del processo a 15 donne che il 29 ottobre del 2013 inscenarono il caos nel tentativo di evitare lo sgombero della case...

Slitta per la terza volta, per mancanza di notifica alle parti offese, l’avvio del processo a 15 donne che il 29 ottobre del 2013 inscenarono il caos nel tentativo di evitare lo sgombero della case popolari di via Manfredi occupate abusivamente. Anche ieri i giudici sono stati costretti a rinviare l’udienza a nuova data, ed è singolare che le notifiche mancanti siano quelle a tre finanzieri del nucleo Mobile, due dei quali tuttora in organico alla caserma di Scafati dove erano in servizio quando si verificarono gli incidenti.

A guidare la protesta furono secondo gli inquirenti Concetta Caprio e Lucia Noschese, figlia di Bruno e nipote del boss Biagio Giffoni. Fu creata una sorta di muraglia umana, alcune manifestanti s’incatenarono alla ringhiera delle scale della palazzina che doveva essere sgomberata, posizionarono oggetti ingombranti dinanzi al portone e, per evitare l’ingresso delle forze dell’ordine, cosparsero di benzina la prima rampa di scale. Lucia Noshese è accusata anche di minacce ed è poi stata arrestata nell’operazione anticamorra “Sistema” che ha coinvolto tra gli altri l’ex consigliere comunale Orlando Pastina. (c.d.m.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA