Cantieri al palo per oltre 400 milioni 

Porta Ovest, imboccatura del porto, depuratori, assi viari e dissesto idrogeologico: ossigeno per le imprese

Opere pubbliche ma non solo. Il rilancio del comparto edile nel Salernitano, che continua ormai da anni a registrare il segno meno con la chiusura di decine e decine di aziende e la perdita di migliaia di posti di lavoro, passa necessariamente attraverso la ripresa dei cantieri pubblici. In standby, infatti, a Salerno e in tutto il territorio provinciale, ci sono circa 400 milioni di euro già pronti e disponibili ma bloccati dalla burocrazia. Già, perché, le gare d’appalto sono state già effettuate ma tutto è fermo al palo.
Il caso più eclatante è Porta Ovest, il sistema di gallerie che dovrà collegare il porto di Salerno allo svincolo dell’autostrada. L’infrastruttura, finanziata con 150 milioni dall’Unione europea, non è ancora completata e i lavori sono fermi. Restando sempre al porto, in rampa di lancio ci sono i lavori di ampliamento dell’imboccatura portuale, per un totale di 23 milioni di euro. Sono state completate, infatti, le prove sperimentali, richieste dal Comitato tecnico amministrativo del Provveditorato regionale alle opere pubbliche, che sono state realizzate nel laboratorio inglese “Hr Wallingford” in cui è stata simulata la modellazione fisica in 3D della nuova imboccatura del porto. A questo punto l’Ati appaltatrice (Acmar Scpa. – Kostruttiva soc. coop. per azioni, già Coveco Coop. spa) dovrà procedere alla redazione del progetto esecutivo che verrà nuovamente sottoposto all’esame del Cta. La procedura è giunta alla fine pure per il riassetto formale e funzionale del Molo Manfredi (7 milioni di euro).
Nel congelatore, inoltre, sono finiti molti degli interventi previsti nel grande progetto di risanamento ambientale dei corpi idrici superficiali della Provincia (depuratori in Costa amalfitana e nella zona Sud) e gli interventi agli assi viari del territorio salernitano. E, ancora, a disposizione ci sono le risorse per il dissesto idrogeologico, con oltre 130 interventi previsti per la sola provincia di Salerno. Ma, al di là degli obiettivi “pubblici”, che sono stati, negli anni passati, il vero e proprio polmone dell’economia delle imprese edili (un esempio per tutti, le decine di cantieri per la terza corsia della Salerno-Reggio Calabria)si guarda anche altrove.
E, in particolare, agli incentivi fiscali, i cosiddetti eco bonus e sisma bonus, attraverso i quali si può ripartire con un grande piano di manutenzione e riqualificazione in chiave energetica e sismica del nostro patrimonio edilizio. Nel Salernitano, del resto, ci sono 600mila immobili costruiti prima dell’entrata in vigore della normativa antisismica e, attraverso le agevolazioni, potrebbe essere immesso sul mercato addirittura 1 miliardo di euro. (g.d. s)
©RIPRODUZIONE RISERVATA