Salerno

Cantiere al Baia: Italia Nostra e FdC scrivono a Casule

Gli ambientalisti fanno richiesta di accesso agli atti al soprintendente Francesca Casule e al segretariato regionale del Mibact

SALERNO. L’associazione ambientalista Italia nostra e il gruppo facebook Figli delle Chiancarelle tornano all’attacco, facendo richiesta di accesso agli atti al soprintendente Francesca Casule e al segretariato regionale del Mibact, per avere informazioni sulla costruzione di cemento che si sta realizzando sul costone roccioso a ridosso della spiaggia dell’hotel Baia. «Si susseguono da tempo segnalazioni sui nostri siti web e sui social network da parte di cittadini che postano immagini di mastodontiche strutture di cemento armato provviste di luci laterali che partendo dall’arenile salgono lungo il costone su cui è collocato il Lloyd’s Baia hotel - si legge nella richiesta - Dette strutture, presumibilmente giustificate con esigenze di consolidamento del costone roccioso, sono i ncontinua crescita e appaiono agli occhi dei più assolutamente sproporzionate, hanno un notevolissimo impatto visivo e stanno modificando radicalmente il paesaggio circostante». Gli ambientalisti chiedono dunque quale sia la destinazione d’uso dei locali che si stanno realizzando e quale sarà la conformazione finale che avrà il progetto, di cui al momento, non si conosce nulla. Intanto l’ufficio del giudice per le indagini preliminari ha archiviato la querela presentata da Vincenzo Ilardi contro Italia nostra, Figli delle Chiancarelle e i membri del comitato Giù le mani dal porticciolo a proposito della battaglia portata avanti da questi ultimi contro la realizzazione del nuovo porto a Pastena. Secondo il gip, le dichiarazioni rilasciate dagli ambientalisti, «sono state strettamente funzionali alla finalità di disapprovazione del loro autore e non hanno trasmodato nella gratuita ed immotivata aggressione dell’altrui reputazione».(b.c.)
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