Cantalupo ferito dopo un sorpasso

Ad agosto dello scorso anno l’aggressione subita dal 35enne che finì in coma

AGROPOLI. Nell’agosto 2016 un altro fatto di sangue colpì profondamente la comunità agropolese: l’accoltellamento del 35enne Florigi Cantalupo. Anche allora, così come nel caso di Marco Borriello, i motivi dell’accoltellamento furono futili. In stato di arresto, per tentato omicidio in concorso, finirono due giovani del posto: Antonio D’Ambrosio, 20 anni e Giovanni Aluotto, 19 anni.

Mentre percorreva via Bovio, l’auto condotta da Florigi con a bordo anche un amico e due amiche del 35enne, venne superata dallo scooter di D’Ambrosio su cui viaggiava una ragazza che aveva una stampella. Nell’effettuare il sorpasso, la stampella colpì lo specchietto retrovisore dell’auto di Cantalupo, che accostò per vedere cosa fosse accaduto, come fece pure D’Ambrosio. Volarono parole grosse e qualche spintone.

Sembrava chiusa lì la questione e, invece, D’Ambrosio tornò a casa per prendere un coltello per poi tornare sul luogo dell’incidente. Incontrato nuovamente il 35enne, tra i due si accese un diverbio che sfociò nella brutale aggressione. Il 20enne, tirato fuori dall’auto il 35enne, lo colpì più volte con un coltello. La vittima, cadendo al suolo, urtò violentemente con la testa sull’asfalto, perdendo i sensi. Il 35enne finì in coma e rimase a lungo ricoverato in ospedale.

Per fortuna, dopo una lunga riabilitazione, Florigi si è ripreso. Ma certo mai dimenticherà quella lunga notte di agosto. ©RIPRODUZIONE RISERVATA