Canonica pignorata Don Marcello non perderà la casa

Intervento di Luongo: «Trovati i fondi per pagare i creditori» Il parroco: «Grazie al sindaco e ai cittadini di Campagna»

CAMPAGNA. Don Marcello Stanzione non dovrà rinunciare alla casa canonica della parrocchia di Santa Maria la Nova e i residenti della frazione di Campagna possono così tirare un sospiro di sollievo. A fermare le polemiche e le preoccupazioni sollevate dal pignoramento della canonica - che ai primi di febbraio sarebbe andata all’asta - da parte di creditori del Comune, ha provveduto ieri tempestivamente il sindaco di Campagna, Biagio Luongo, annunciando per questa mattina una delibera di giunta che consentirà di trovare i fondi necessari a pagare il debito dell’ente con i Falcone-Amodio.

«La richiesta dei creditori – ha spiegato Luongo - riguarda una vicenda che risale a quasi trent’anni fa, quando ci fu un esproprio e il relativo pagamento ai proprietari, secondo i quali, però, la somma liquidata era inferiore al valore effettivo: di qui i ricorsi legali. In questi ultimi anni ho avuto diversi incontri con i presunti creditori e con i loro legali ed ho spiegato loro che l’amministrazione comunale non poteva pagare una somma senza prima la sentenza di un giudice. Sentenza che poi è arrivata, ma alla quale ci siamo opposti noi, perché la somma da loro richiesta ci è parsa eccessiva».

La situazione però si è complicata e, ha aggiunto ancora il sindaco, «nelle scorse settimane è arrivata la richiesta di pignoramento di alcuni immobili del Comune, tra i quali la casa canonica di Santa Maria la Nova. Quell’immobile, però, la parrocchia lo utilizzato da quasi cento anni, pertanto da sempre lo si è ritenuto non di proprietà dell’ente e per questo motivo non presente nel registro degli immobili di proprietà comunale. Alla luce di quanto è accaduto - ha concluso Luongo - domani mattina (oggi per chi legge) la giunta cittadina emetterà una delibera con la quale verrà stabilito che la somma per pagare i Falcone-Amodio verrà recuperata da fondi già esistenti: in questo modo verrà “liberata” dal pignoramento la casa canonica di Santa Maria la Nova».

Don Michele ha subito ringraziato il primo cittadino: «Sono molto grato a chi è riuscito a rimettere le cose a posto, l’intervento del sindaco Luongo è stato immediato. Ma un ringraziamento particolare va alla gente di Campagna ed ai miei parrocchiani, che da subito mi hanno dimostrato solidarietà. Il nostro è un popolo molto unito e l’affetto di queste ore, ma non solo, ne è la prova. I parrocchiani hanno temuto di perdere la casa canonica e questo avrebbe comportato una crepa nella stabilità che al momento vivono a livello religioso. La casa canonica, infatti, non è solo la mia abitazione, ma un punto di riferimento e di incontro, al quale tutti i cittadini, quando vogliono, sanno di poter bussare».

Vitina Maioriello

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