Canoni di locazione A Sala Consilina mancano 130mila euro 

È la quota di partecipazione non versata dagli altri Comuni Alcuni enti sono morosi da quasi trent’anni, Padula si è accordata

SALA CONSILINA. Ammonta a circa 130mila euro il buco nelle casse del Comune di Sala Consilina dovuto al mancato pagamento da parte degli altri comuni del Vallo di Diano delle quote dei canoni di locazione dovute in proporzione al numero di abitanti per gli uffici del centro per l’impiego ubicati in via Matteotti all’interno di un stabile di proprietà privata. Nei mesi scorsi l’amministrazione comunale ha dato mandato ad un legale per il recupero delle quote dei canoni di locazione non versati da circa dieci comuni dell’area del Vallo di Diano e del Tanagro e che usufruiscono dei servizi dell’ufficio. Il canone di locazione versato e anticipato ogni anno dal Comune di Sala Consilina ammonta a 20.904 euro.
Ci sono comuni, stando a quanto rilevato dal Comune salese che non pagano il canone anche da periodi superiori ai 20 anni. Per quanto riguarda i debiti maggiori, in testa alla classifica c’è il Comune di Polla, nei confronti del quale Sala Consilina ha maturato un credito di circa cinquantamila euro con quote dei canoni non pagate che risalgono anche alla seconda metà degli anni Ottanta. A seguire nella classifica dei principali debitori c’è poi il Comune di Sassano con trentatremila euro e infine Teggiano che ha maturato un debito di ventiduemila euro. Tra i comuni che avevano contratto un debito particolarmente consistente c’era anche Padula, ma in questo caso non è stato necessario procedere ad azioni giudiziarie grazie a un accordo tra le due amministrazioni che prevede un piano di rientro dilazionato nel tempo.
«Vogliamo evitare di intraprendere azioni giudiziarie nei confronti di altri comuni – ha dichiarato il primo cittadino di Sala Consilina, Francesco Cavallone – anche se ci sono casi che vedono da anni impegnata l’amministrazione comunale che rappresento che tentiamo in modo bonario di avere le somme che abbiamo anticipato per pagare i canoni di locazione, qualcuno, come ho già sottolineato qualche tempo fa ha fatto orecchie da mercante e altri invece hanno promesso di provvedere al pagamento senza però mantenere fede alla parola data. Solo qualche comune invece ha accolto la nostra richiesta. Dove saremo costretti procederemo alle azioni giudiziarie, non solo per una questione di equilibri contabili della mia amministrazione, ma anche per una questione di correttezza nei confronti dei cittadini di Sala Consilina».
Erminio Cioffi
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