Cannetiello, bonifica e sequestri

Incubo percolato: il Comune corre ai ripari ma scattano i sigilli per un’altra mega discarica

Cannetiello tra bonifica e nuovi sequestri. Il Comune corre ai ripari per l’ex discarica nella frazione di San Pietro, sottoposta a sequestro a causa di sospetti sversamenti di percolato. Con una determina dirigenziale sottoscritta dal dirigente di settore Luigi Collazzo, l’ente comunale ha disposto lo stanziamento di 4.500 euro da utilizzare per “la messa in sicurezza e ripristino ambientale dell’area limitrofa all’ex discarica in località Cannetiello”. In particolare si vuole realizzare un “impianto di trattamento delle acque di ruscellamento”, che deve essere preceduto da uno studio di fattibilità. Le abbondanti piogge dei mesi scorsi, infatti, avrebbero creato dei bacini sotterranei poi canalizzatisi fino alle vasche di Cannetiello che, essendo di una capacità limitata, sono straripate consentendo la fuoriuscita di un liquido potenzialmente cancerogeno. La somma stanziata, dunque, servirà per attribuire due incarichi. In particolare, nel documento si stabilisce che “1.500 euro saranno dati al geologo Antonio Ferrara, incaricato di eseguire uno studio geologico e ambientale per l’individuazione delle misure necessarie di prevenzione e di messa in sicurezza da adottare per l’area potenzialmente contaminata dai liquidi derivanti dall’ex discarica”. Altri 2mila euro, invece, serviranno a pagare “l’ingegnere Giovanni De Rosa, incaricato di eseguire lo studio di fattibilità comprensivo della stima dei costi e dei tempi per la progettazione di un impianto di separazione delle acque di ruscellamento che interessano il corpo della discarica e di un impianto chimico-fisico per il trattamento delle portate effluenti dalla discarica”. Altri mille euro, poi, saranno impiegati per le ulteriori analisi che si renderanno necessarie. L’allarme per Cannetiello è scattato lo scorso 13 marzo, quando l’area dell’ex discarica è stata sottoposta a sequestro dai carabinieri, che avevano scoperto la fuoriuscita di percolato dalle vasche di raccolta. Sono poi seguite operazioni di svuotamento delle vasche e sopralluoghi dell’Arpac che, per la soluzione del problema, ha indicato la predisposizione di un impianto di depurazione che evitasse l’immissione di ulteriori liquidi nella discarica.

Ma, proprio l’altra sera, i carabinieri, guidati dal tenente Vincenzo Tatarella, sono tornati nella zona sequestrando un’altra discarica in località Croce, a poca distanza dal precedente blitz. Qui, nei pressi di una ex mulattiera, è stata scoperta una superficie di 300 metri quadrati con tonnellate di rifiuti non diversificati, anche imbustati. Gli investigatori chiederanno dei rilievi tecnici per la caratterizzazione dei rifiut, mentre proseguono le indagini per risalire alle responsabilità: resta infatti da appurare se l’area è di proprietà demaniale, comunale o privata.

Alfonsina Caputano

Annalaura Ferrara

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