Canfora pronto a “commissariare” l’Asi

Dopo le nomine fatte dal consorzio, il neo presidente studia le contromosse. Sabato Tenore (Udc) alla vice presidenza

Il primo atto del neo presidente della Provincia, Giuseppe Canfora riguarderà le ultime nomine che da Palazzo Sant’Agostino sono state fatte nel Consorzio area per lo sviluppo industriale, presieduto da Pierluigi Cassandra. Del caso ne ha parlato ieri a Lira Tv anche il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca. In pratica cosa è accaduto «mercoledì sera - spiega il sindaco - il responsabile del Consorzio Asi, che dovrebbe preoccuparsi di dare alla propria attività un carattere di dignità e non di clientela, ha nominato cinque revisori in una società partecipata dell’Asi: sarebbe stato un atto di correttezza minima mettere al corrente il neo eletto Presidente». Così non è stato e dunque sono partite le controffensive. Però, per evitare all’Ente un’altro caso Salvatore Aversano, che nel 2009 fu sospeso senza giusta causa dalla Multiservice costando alla Provincia una causa economicamente pesante, Canfora prenderà parte personalmente a tutte le riunioni; difatto estromettendo i neo nominati fino al prossimo turnover. Cambio che potrebbe riguardare anche la presidenza dell’Asi con un avvicendamendo politico, ma non prima del 2016. Intanto da domani inizierà il valzer dei dirigenti. L’avvocato Alfonso Ferraioli dovrebbe lasciare gli Affari generali; mentre alla Polizia provinciale ritornerà Roberto Casini.

Entro il tre novembre invece si dovrebbe tenere il primo consiglio provinciale. Per quella data saranno definiti anche i due ruoli, quello del vice presidente che quasi certamente andrà al consigliere Udc, Sabato Tenore e del consigliere delegato. Per quest’ultimo i nomi che circolano sono Carmelo Stanziola; Giovanni Coscia e Mimmo Volpe.

Sul piano del risultato politico, è lo stesso De Luca a fare una analisi: «A mio avviso, hanno contato i candidati: c’è stata una sconfitta dell’assessore regionale all’Ambiente, una sconfitta politica. Le istituzioni non possono essere considerate un’appendice di un partito, dove manca totalmente il senso del rispetto e delle istituzioni». E poi ironizza: «Chi è di destra, chi apre i cantieri e cerca di sburocratizzare o chi fa i ricorsi con Italia Nostra? Chi rispetta rigorosamente i doveri di chi è nelle istituzioni o chi usa le istituzioni stesse come sezioni di partito? Il risultato delle Provinciali è figlio di queste valutazioni. Ora bisogna guardare avanti, lavorare e concentrarsi sulle emergenze, ad iniziare da quella che a mio avviso è la più grande: quella della viabilità in Cilento».

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