Canfora e Romano, la sfida dei territori

Ottantaquattro consiglieri per sedici posti. I democrat si fermano a 15 ma recuperano l’Udc. Si vota il 12 ottobre

Alla fine il Partito democratico chiude con quindici nomi (ogni lista poteva contenerne 16) nell’elenco dei candidati pare sia venuto meno il nome che doveva esprimere Scelta Civica. Ieri mattina alle ore 12 sono state consegnate a Palazzo Sant’Agostino le liste per le elezioni del presidente e dei consiglieri della Provincia di Salerno che si terranno il 12 di ottobre. Una tornata elettorale che esclude dalla scelta i cittadini e che affida «con un meccanismo perverso» - per usare una espressione che ha fatto il giro di tutti i coordinatori e segretari di partito - ai consigli comunali la scelta della nuova guida provinciale. Sono 84 in totale (33 per il centrosinistra e 51 per il centrodestra) i consiglieri che sono candidati. Due i nomi che si contrapporranno per la carica di presidente: il sindaco di Sarno Giuseppe Canfora per il centrosinistra e l’assessore regionale e primo cittadino di Mercato San Severino, Giovanni Romano.

Soddisfazione per il lavoro fatto dal partito è stata espressa dal segretario provinciale Nicola Landolfi «alla fine la decisione di puntare su Canfora è stata quella di puntare sul comune, a guida Pd, più grande di un grande territorio della nostra provincia. Questo però, non ci ha impedito di unire i territori». Landolfi, con una battuta, premia anche l’intesa raggiunta con Udc e Sel, «alla fine mentre il governo fa le larghe intese noi facciamo le larghe intese del centrosinistra».

«Era necessario che anche Sel Salerno partecipasse a questa competizione - spiega il segretario provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà, Franco Mari - per contribuire a cancellare questo periodo nero per la provincia di Salerno». Sel riunisce la sinistra sotto il tetto della lista “Sinistra per la Provincia” per «sottolineare l’importanza di essere uniti nelle battaglie condivise». I socialisti del segretario Silvano Del Duca invece puntano sul nome (indicato nella lista del Pd) di Massimo Torre. Il Psi aveva avanzato la proposta di una rosa di nomi (oltre a Torre, Marco Petillo e Pasquale Sorrentino) ma alla fine si è deciso di puntare sul consigliere comunale di Nocera Inferiore. Sorrentino, che nelle prime ore era dato come nome certo alla fine ha fatto un passo indietro dimostrando «senso di responsabilità e spirito di servizio dimostrato nei confronti del partito» scrive Del Duca.

Nel centrodestra si raccoglie la soddisfazione del coordinatore provinciale del Nuovo Psi, Antonio Fasolino che mette in campo 11 nomi sotto il simbolo di “Provincia Moderata e Riformista”. In lista il consigliere comunale di Salerno, Raffaele Adinolfi; quello di Campagna Roberto Monaco e quello di Eboli, Fido Santo Venerando.

Sedici nomi per Forza Italia, dove spiccano le candidature di Giuseppe Agovino (Sarno), Luigi Lupone (Mercato San Severino) e Rosalba De Vivo (Montecorvino Pugliano). Lista completa anche per Fratelli d’Italia che alla fine ha indicato alla coalizione di centrodestra il nome del candidato presidente («il centro destra ha preso atto della nostra leadership» spiegava ieri l’onorevole Cirielli). Circa trecento le firme prese per le candidature segno che FdI lavorava da tempo all’obiettivo e lo ha fatto con una lista-portaerea. Infine solo 8 candidature per il Nuovo Centrodestra nel quale spicca il nome del consigliere comunale di Salerno, Roberto Celano; ma non sono da meno Vincenzo Bove (Pellezzano), e Matteo Monetta (Cava de’Tirreni). In lista anche Rosario Bisogno candidato di Mercato San Severino che si presentò contro Romano.

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