impianto di biogas a sarno

Canfora annuncia controlli del Cnr

SARNO. Problemi respiratori e aria irrespirabile a causa del biogas. Questo lamentavano i cittadini di Foce in una nota inviata una settimana fa al sindaco, Giuseppe Canfora, e al Prefetto. La...

SARNO. Problemi respiratori e aria irrespirabile a causa del biogas. Questo lamentavano i cittadini di Foce in una nota inviata una settimana fa al sindaco, Giuseppe Canfora, e al Prefetto. La centrale viene accusata dagli abitanti di sversamenti illeciti e di inquinamento atmosferico, con tanto di certificazioni mediche per risentimenti alle vie respiratorie. La storia si trascina ormai da quattro anni, tra accuse varie e giustificazioni degli imprenditori. I residenti chiedono alle istituzioni una maggiore presenza su un problema così grave e chiedono che siano poste in essere tutte misure atte a reprimere e impedire sversamenti e smaltimento di liquami e reflui zootecnici in via Muro D’Arce e via Vecchia Sarno Palma.

Chiamato in causa, il sindaco Canfora ha replicato, motivando l’attività amministrativa e assicurando nuove verifiche per valutare l’impatto ambientale delle emissioni prodotte dagli impianti di biogas. «In questo momento i primi a volere essere tranquilli siamo noi – ha detto Canfora – già da qualche settimana e ben prima delle proteste recenti, abbiamo inviato una richiesta alla dottoressa Cristina Sabbioni, del Consiglio nazionale delle ricerche di Bologna per una consulenza sul territorio in ordine alle emissioni in atmosfera prodotte dagli impianti di biogas. Gli scienziati del Cnr effettueranno dei controlli a campione sulla zona, poiché a oggi non sono comprovati effetti sulla salute dovuti alla presenza degli impianti. Se dovessero emergere risultati scientifici in tal senso, non esiteremo a fare tutto quanto è di nostra competenza per fermare l’eventuale pericolo».

Poi il sindaco ha aggiunto: «Ci siamo sentiti molto mortificati per gli attacchi ricevuti. Nei mesi scorsi abbiamo avuto vari incontri con il coordinamento “Aria pulita” di Foce e ci è sempre stato chiesto di temporeggiare nell’attesa che loro stessi ci indicassero una struttura a cui chiedere di effettuare le ricerche. C’è sempre stato il dubbio, nei cittadini, che gli enti di ricerca e controllo preposti non abbiano effettuato esami imparziali. Infatti, dalle precedenti verifiche a opera dell’Arpac e di altri istituti, i campioni rilevati non hanno mai superato la soglia d’inquinamento. Ma poco dopo le verifiche, i cittadini lamentavano nuovamente cattivi odori e aria irrespirabile».

Canfora ha poi concluso: «Noi non avremmo permesso l’installazione di tali impianti sul nostro territorio, dunque stiamo lavorando per un problema che se fosse stato per noi non sarebbe proprio esistito».

Danilo Ruggiero

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