Candidato sindaco Il centrodestra non trova l’unità

A Sarno riunione infruttuosa fra le tre anime della coalizione L’Udc propone Crescenzo, Fratelli d’Italia chiede le primarie

SARNO. Non c’è ancora unità di intenti nel centrodestra. L’altra sera, a palazzo San Francesco, c’è stata una riunione dell’attuale compagine amministrativa. Seduti nell’aula consiliare gli esponenti delle tre forze politiche che sorreggono le sorti cittadine: Udc, Fratelli d’Italia e Dc. Il principale partito è Fdi che, però, presenta almeno due anime e, a sua volta, contribuisce al dibattito sul successore di Amilcare Mancusi in maniera preponderante.

La fumata è chiaramente nera, ma c’è la conferma di qualche nome e, comunque, sono evidenti anche questioni di metodo per la scelta. L’Udc ha calato sul tavolo il nome di Antonio Crescenzo per il sindacato. Il medico partecipò già alla competizione elettorale del 2004, perdendo il ballottaggio proprio con Mancusi. Ha deciso di riprovarci e, per la logica dell’alternanza, l’Udc rivendica il sindacato che, in ambito di una coalizione ormai decennale, è sempre andato al Pdl e, comunque, alla destra. I casiniani, quindi, rivendicano la leadership, ma Fdi non è d’accordo anche se non è pronta ad esprimere una sua candidatura da contrapporre a Antonio Crescenzo.

Accanto al medico, la Dc, la forza più piccola della maggioranza, ha proposto la candidatura del suo unico consigliere comunale, Domenico Crescenzo.

Per quanto riguarda Fdi, ora, la discussione si è spostata sui metodi. Franco Annunziata, consigliere provinciale, aspirante candidato, rivendica le primarie per la selezione del candidato al sindacato. Annunziata sta da tempo scaldando i motori e non ha mai nascosto la sua volontà di scalare il municipio. Non è nemmeno un mistero che potrebbe correre da solo sostenuto da una lista civica che dovrebbe uscire dall’associazione Sarno Città da Vivere. La corrente che fa capo a Sebastiano Odierna, però, non è di identiche vedute e pensa a Ignazio Ingenito, attuale presidente del consiglio. Sta di fatto che, adesso, il gioco interno delle correnti rischia di paralizzare Fdi e si attende un parere autorevole di Cirielli sulla vicenda. I tempi non sembrano brevi e diventa difficile far quadrare il cerchio. Inoltre, non si è ancora delineato il rapporto con il Pdl che, da circa un anno, è fuori dalla maggioranza e che domenica ufficializzerà la sua candidatura alla presenza di Mara Carfagna. Il candidato di bandiera è Giuseppe Agovino e, su queste premesse, si proverà un dialogo con gli ex compagni di cordata.

Nel centrosinistra, intanto, il designato Giuseppe Canfora del Pd continua la costruzione dello schieramento. Mentre dopo il ritiro della candidatura da parte di Geminiano Mancusi resta da capire l’aggregazione civica LiberAzione come si muoverà.(re. pro.)

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