Cancro ai polmoni Scoperto il marker 

Il nuovo metodo individuato all’Università di Salerno I risultati ottenuti presentati in un congresso a Milano

Dall’Ateneo di Salerno arrivano importanti novità nella lotta contro i tumori. Nell’università salernitana, infatti, è stato scoperto un biomarcatore specifico del cancro polmonare. A scoprire il nuovo metodo di diagnosi è stato il gruppo di ricerca del Dipartimento di farmacia, composto da Aldo Pinto, ordinario di Farmacologia, Rosalinda Sorrentino, ricercatrice, Rita Patrizia Aquino, ordinario di Tecnologie farmaceutiche e Michela Terlizzi, assegnista di ricerca. La ricerca di un biomarcatore specifico del tumore al polmone, è stata brevettata nel 2014 con brevetto esteso in vari paesi del mondo fino al 2016, alla base della nascita di ImmunePharma srl, spinf-off universitario costituito per la maggior parte da giovani ricercatrici del settore farmacologico e farmaceutico, con il supporto di Antonello Saccomanno.
Se da un lato la scoperta permette di implementare test diagnostici altamente selettivi e di facile esecuzione in qualsiasi laboratorio diagnostico, dall’altro rappresenta anche la base per poter sviluppare farmaci specificamente mirati all’inibizione della pathway, aprendo nuovi scenari nella terapia farmacologica del cancro al polmone. Il Ceo di ImmunePharma, Rosalinda Sorrentino, ha presentato i risultati dei primi passi dello sviluppo del kit per la diagnosi di cancro polmonare al Congresso internazionale della European Respiratory Society, tenutosi a Milano nei giorni scorsi, insieme a illustri pneumologi, Claudio Donner (presidente Fondazione Mondo Respiro) e Paolo Zamparelli (presidente Fondazione Giuseppe Moscati Sorrento Onlus). In questa occasione Donner e Zamparelli hanno rispettivamente affermato che “il test diagnostico potrebbe rappresentare una soluzione per i soggetti a rischio come i pazienti affetti da Bpco e i forti fumatori” e che “il test sviluppato a Salerno potrebbe rivoluzionare l’approccio al tumore polmonare, perché ha caratteristiche di specificità e sensibilità tali da poter fornire una diagnosi precoce su vasta scala”.
La ricerca, a questo punto, dovrà essere estesa ad un numero più elevato di soggetti entro il 2018 prima di un percorso di industrializzazione e commercializzazione. Con questo obiettivo ImmunePharma ha stabilito una partnership con la Dr Safuan srl di Parma; i primi passi dell’accordo di collaborazione hanno già permesso di avviare le fasi preliminari all’industrializzazione del kit e i contatti con aziende USA quali Inspirix Inc. per la futura commercializzazione e distribuzione.
Gaetano de Stefano
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