Cancellato il bazar vicino ai Templi

Capaccio Paestum, operazione decoro: revocate ai negozi le autorizzazioni di occupazione del suolo pubblico

CAPACCIO PAESTUM. Regolamentazione dell’esposizione delle merci nell’area archeologica di Paestum: approvato il piano per garantire un maggior decoro nella zona a ridosso dei Templi. Nel mirino, in particolare, la sistemazione delle merci all’esterno dei negozi nell’isola pedonale di via Magna Graecia. Problematica che l’ente capaccese, guidato dal sindaco Italo Voza, intende risolvere a tutela di un bene patrimonio Unesco. Per questo motivo sono state apportate diverse modifiche al regolamento Tosap per l’esposizione di merci al di fuori dell’esercizio di vendita, quando ciò si tramuta in una occupazione di spazio pubblico, o di area gravata da servitù di uso pubblico. Per mettere in atto l’iniziativa la giunta ha dato mandato al responsabile del Servizio tributi e di edilizia privata di provvedere alla revoca delle concessioni di occupazione di suolo pubblico rilasciate alle attività commerciali. Nella zona archeologica, su richiesta dei commercianti, le occupazioni dovranno avvenire con strutture decorose e non dovranno intralciare il transito.

Stop al bazar indiscriminato. Con le nuove disposizioni Non è consentita l’occupazione di suolo pubblico con espositori mobili esterni per la mostra delle merci, che potranno essere esposte, previa autorizzazione, in vetrine a parete con ante a libro, collegate alle pareti del negozio. La merce dovrà essere tassativamente in linea con il decoro morale e lo stato dei luoghi (libri, cartoline, souvenir). Bandite bandiere, magliette e gadget simili che devono essere esposti all’interno per “evitare un’immagine disordinata e non qualificante del luogo”. Resta il divieto di occupare suolo pubblico al di fuori della zona a traffico limitato. Sarà redatto da una commissione, nominata dalla giunta, un piano per stabilire le compatibilità ambientali della merce e delle attrezzature da installare ed esporre negli esercizi commerciali. Per i generi alimentari confezionati e non, compresi prodotti ittici e ortofrutticoli, potranno essere esposti all’esterno solo nel rispetto delle norme igienico sanitarie e nell’esposizione dovrà essere rispettata un’altezza dal suolo non inferiore al metro, e gli alimenti dovranno essere custoditi in contenitori chiusi e coperti con rete anti insetti. Anche in questo caso, le occupazioni dovranno avvenire con strutture decorose, e non dovranno intralciare il transito veicolare pedonale e dei portatori di handicap. L’occupazione concessa deve essere mantenuta in ordine e non deve essere usata come deposito di imballaggi.

L’eliminazione delle situazioni di degrado, incompatibili con la tutela del patrimonio culturale, è una problematica, di cui si discuteva da anni ma mai affrontata, se non con qualche ordinanza che impediva la vendita di alcuni oggetti (bandiere e magliette di calciatori) o imponeva il rispetto delle distanze, a cui gli esercenti dovevano attenersi per la collocazione degli stand spesso “invadenti”. Ora scompariranno stand e bancarelle in via Magna Graecia lungo l’isola pedonale antistante l’area archeologica e con essa tutti gli oggetti indecorosi esposti che non rispondono alla vocazione dell’area.

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