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Campo negato a Tacconi e Barone

Spostata manifestazione della scuola calcio. «Ritorsione politica»

CAMEROTA. Dovevano presenziare ad uno stage calcistico organizzato da una scuola calcio locale. Ma al loro arrivo hanno trovato i cancelli del campo sportivo chiuso a causa del diniego improvviso dell’amministrazione comunale. Protagonisti della vicenda l’ex portiere della Juventus Stefano Tacconi e il campione del mondo Simone Barone.

«Avevamo chiesto l’autorizzazione ad un assessore comunale tramite un dirigente dell’associazione – spiega Maria Scarano, presidente della scuola calcio “Barone” – ma improvvisamente, a poche ore dalla manifestazione, c’è stata revocata». La motivazione? «Ci hanno riferito che la manifestazione poteva degenerare a causa della presenza di troppe persone che avrebbero invaso il campo richiamati dalla popolarità dei due calciatori. Naturalmente - continua Scarano – si tratta di una scusa. Sono convinta che si tratta di una ritorsione politica in quanto l’evento era organizzato in sinergia con l’associazione “Tuttinsieme” presieduta dal consigliere di opposizione Mario Scarpitta».

E Scarpitta non si è perso d’animo: quando ha appreso la notizia ha subito spostato la manifestazione in un centro sportivo privato, a poche centinaia di metri di distanza. «Alla fine abbiamo portato a termine con grande successo lo stage – spiega Scarpitta – ancora una volta l’amministrazione Romano ha dimostrato di non voler bene a questo territorio».

Sulla vicenda è intervenuto anche Tacconi: «Sono molto dispiaciuto. La politica non deve entrare in queste manifestazioni dedicate ai ragazzi». Agli allievi della scuola calcio i due calciatori hanno consegnatomagliette e pantaloncini, senza negare a nessuno consigli utili per una carriera da campioni.(v. r.)

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