«Campo, lavori finanziati e mai partiti» 

Gli studenti del “Genoino” contro la Provincia: stanziati 78mila euro nel 2016 ma la riqualificazione non è stata effettuata

Non si allenta la “morsa” degli studenti degli istituti superiori cavesi sull’attività degli uffici provinciali incaricati della manutenzione delle scuole. A scendere in campo – dopo le manifestazioni promosse dagli alunni del liceo classico-psicopedagogico “Galdi-De Filippis” di via Filangieri – sono ora i rappresentanti degli studenti del liceo scientifico “Andrea Genoino” di via Ernesto Di Marino.
Motivo della protesta lo stato in cui versa da anni il campetto di calcio alle spalle del plesso, ormai inagibile e causa di non pochi incidenti verificatisi in passato ai danni degli alunni. Eppure l’area sportiva era stata destinataria, a marzo del 2016, di una somma di 78 mila euro per la riqualificazione e messa in sicurezza, con tanto di designazione della ditta appaltatrice, ma – da quanto hanno fatto sapere gli studenti – i lavori non sono mai stati avviati.
«Lo scorso 17 luglio 2017 – hanno scritto i rappresentanti degli studenti in una nota –, in seguito alle pressioni esercitate dagli studenti e dalla dirigenza del liceo, la Provincia ha indetto una gara d'appalto per effettuare i lavori, vinta da una ditta cavese. Ad oggi, però, nel "campetto fantasma" non si è ancora mosso nulla. Ci siamo messi in contatto con la suddetta impresa edile per chiedere come mai ancora non fossero iniziati i lavori e ci è stato riferito che si sta ancora aspettando la formalizzazione del contatto da parte della Provincia, la quale si giustifica dicendo che questi soldi non ci sono più. Siamo fortemente determinati a arrivare in fondo a questa faccenda con qualsiasi mezzo necessario».
I lavori previsti dal piano provinciale di sistemazione del campo di calcio annesso al plesso di via Ernesto Di Marino, che si caratterizza sul territorio per essere l’unico con attivo un indirizzo sportivo, sono stati richiesti dalla dirigenza scolastica e soprattutto dagli oltre mille studenti che frequentano il plesso e che da ormai otto anni non posso accedere e tantomeno utilizzare il campo di calcetto esterno. La pavimentazione in materiale sintetico, infatti, si presenta al momento totalmente deteriorata con avvallamenti e dislivelli che rendono praticamente impossibile poter giocare a calcio, senza considerare l’elevato rischio di cadute e sinistri; l’area prospiciente il rettangolo di gioco, inoltre, è dissestata in vari punti.
Tra il 2008 e il 2009 – per evitare che si verificassero incidenti ai danni degli alunni – l’allora dirigente Emilia Persiano, aveva provveduto ad interdire l’accesso. Accorgimento portato avanti poi, al passaggio di consegna, dall’attuale preside Maria Olmina D’Arienzo.
Giuseppe Ferrara
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