Campania, primo sì alla Camera al decreto sui rifiuti

Restano previsti i commissari per la realizzazione dei termovalorizzatori di Salerno e Napoli. Assente alla votazione Edmondo Cirielli. Dure reazioni del centrosinistra

• Con 334 voti favorevoli e un assenza di peso, quella del presidente della Provincia Edmondo Cirielli, la Camera ha approvato ieri sera il decreto rifiuti per la Campania. Il testo - che dopo le feste passerá al Senato per il varo definitivo - contiene due modifiche rispetto a quello promulgato dal Governo a fine novembre: c’è la proroga di un anno per il passaggio dai Comuni alle Province dei servizi di raccolta e spazzamento (e dell’intero importo della Tarsu) e la trasformazione da facoltá in obbligo della nomina di un commissario per la realizzazione dei termovalorizzatori. Il presidente della Regione, Stefano Caldoro, non potrá lasciare la procedura nelle mani della Provincia, ma dovrá scegliere un commissario.

E’ il punto che ha fatto andare su tutte le furie il deputato Cirielli, che ieri non ha partecipato al voto e ha motivato il dissenso con la mancata tutela dei lavoratori dei consorzi, «perché la tassa resta nelle mani dei Comuni, che continuano a non pagare i loro debiti con i consorzi di bacino».Per il ministro delll’ambiente, Stefania Prestigiacomo «l’assenza di Cirielli in aula è una posizione del tutto personale. La Campania - ha aggiunto - era unita e compatta a favore del decreto».

• A favore del decreto hanno votato non solo Pdl e Lega ma anche Udc e Fli, che siedono all’opposizione. Contrari, con 213 voti, Partito Democratico e Italia dei Valori, nonostante il testo abbia recepito l’emendamento dell’opposizione sulla proroga in favore dei Comuni. E’ stato il deputato Pd TinoIannuzzi a spiegare in aula i motivi del dissenso: «Il decreto - ha detto - è una grande occasione perduta per individuare soluzioni stabili e adeguate. Viene decapitato il ruolo dei Comuni, ai quali è irragionevolmente sottratta (dall’1 gennaio 2012 n.d.r.) ogni competenza per la gestione del ciclo dei rifiuti e persino per la gestione e riscossione di Tarsu e Tia. Sono state respinte le nostre proposte per introdurre norme vincolanti sulla raccolta differenziata, con rigorose sanzioni per i comuni inadempienti.

Sono state ridotte le risorse per le bonifiche e compensazioni ambientali». Non convince neanche la previsione di commissari per discariche e inceneritori. Parlano di «tecnica dello scaricabarile» il deputato Fulvio Bonavitacola e il segretario regionale Pd, Enzo Amendola. E aggiungono: «Così l’emergenza continuerá ad aggravarsi».