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Campane del vetro zeppe e circondate dai rifiuti

Campane per la raccolta del vetro strabordanti. Tanto piene da non riuscire a contenere più neppure una boccetta di vetro. Cumuli di bottiglie raccolte in buste, che fanno da tappeto alle campane....

Campane per la raccolta del vetro strabordanti. Tanto piene da non riuscire a contenere più neppure una boccetta di vetro.

Cumuli di bottiglie raccolte in buste, che fanno da tappeto alle campane. Ma anche sacchi di plastica e multimateriale che giacciono sulle strade cittadine per settimane.

Il servizio a singhiozzo del Consorzio di Bacino Salerno 1, peraltro annunciato la scorsa settimana dall’assessore all’Igiene urbana Nunzio Senatore, sta portando non pochi disagi alla città, che soprattutto nelle zone periferiche offre un’immagine trasandata. Il disagio è evidente se si percorre la via che da San Cesareo conduce alla Badia.

Sulla strada si trova di tutto. E il cumulo dei sacchi di immondizia e del vetro aumenta con il passare dei giorni.

A più riprese i cittadini hanno urlato sui social tutto il loro scontento, chiedendo a gran voce che l’amministrazione provveda affinché i rifiuti siano raccolti.

Una richiesta che appare tanto più urgente se si considera che una città con velleità di diventare un centro turistico rinomato non può offrire come biglietto da visita la fotografia di rifiuti depositati lungo la strada che conduce ad uno dei maggiori poli di attrazione della città: l’Abbazia benedettina. Molti cittadini hanno chiesto che siano ripristinati i cassonetti per la raccolta dell’immondizia.

Un provvedimento che offrirebbe una soluzione parziale al problema rifiuti ma che quantomeno, secondo alcuni, eviterebbe l’indecoroso spettacolo dei sacchetti, il cui contenuto è sparpagliato sulla strada dagli animali randagi.

Inoltre i cassonetti arginerebbero la presenza di insetti e topi che negli ultimi tempi, complice le alte temperature estive, sono stati visti in centro come in periferia.

Dal canto suo il sindaco Vincenzo Servalli ha tenuto a precisare che il disservizio sulla raccolta interessa solo quei materiali che dovrebbe raccogliere il Consorzio.

Il primo cittadino, infatti, ha sottolineato che «la Metellia Servizi svolge al meglio la propria mansione». Sull’articolato procedimento di fusione tra Metellia e Consorzio, che consentirebbe di unificare, e dunque di rendere più efficiente, il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, Servalli ha passato la mano.

«Stiamo attendendo che si chiarisca la normativa regionale in materia – ha detto – Procederemo appena saremo messi nelle condizioni di farlo». La soluzione, dunque, a dopo l’estate. Ma intanto l’aria è irrespirabile.

Alfonsina Caputano

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