Campagne devastate e pericoli in strada È emergenza bovini

Vani i tentativi degli agricoltori di impedire gli accessi Lamberti chiede al Comune di coinvolgere il prefetto

Campi agricoli devastati dai bovini vaganti.

Il fenomeno - dopo alcuni mesi di relativo ridimensionamento - ritorna a preoccupare le frazioni orientali della città. Sono stati infatti presi d’assalto da bestiame allo stato brado diversi terreni in località Petrellosa, San Giuseppe al Pennino, Annunziata e Maddalena, mentre a Croce la situazione non è mai migliorata. Per questo motivo il consigliere comunale d’opposizione Vincenzo Lamberti ha che venga convocato il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica.

La questione è ritornata al centro del dibattito pubblico all’indomani dell’ennesimo episodio verificatosi in zona Petrollesa ai danni di un contadino che si è visto distruggere il proprio vigneto da due mucche introdottesi di notte, mentre la maggior parte degli altri proprietari terrieri e delle abitazioni vicine continuano inutilmente ad installare cancelli e ogni forma di protezione per tenere al riparo le rispettive proprietà private. Un problema molto serio nelle campagne anche perché, spesso i danni sono irreparabili. Allora si cercano rimedi.

Rimedi che non hanno però avuto efficacia e la conta dei danni è sempre alta: intere piantagioni mangiate - non solo da mucche e vitelli ma, in alcuni casi, anche da cavalli -, coltivazioni distrutte e attrezzature danneggiate. Insomma mesi di lavoro andati al vento. A questo si aggiunge poi il problema della sicurezza stradale: diversi esemplari di bovini particolarmente intraprendenti si sono spesso spinti fino a valle, quasi a raggiungere il centro cittadino.

Si tratta perlopiù di animali “senza proprietà”, perché - pur se riconducibili a un possidente - sono privi di dispositivi per la tracciabilità sanitaria. Eppure le norme vigenti puniscono severamente episodi del genere: stando all’ordinanza sindacale del 2011 il pascolo abusivo è sanzionato con una multa di 5cinquecento euro, ed è prevista la cattura e l’abbattimento degli animali. L’ultimo e più massiccio provvedimento venne attuato nel settembre del 2013.

Un’azione condotta e archiviata con l’abbattimento di tredici capi, autorizzato dall’Asl, all’interno di un impianto di Nocera Superiore.

Ad oggi però lo stesso impianto, nel quale venivano anche solo trattenuti gli animali catturati, ha di fatto sospeso l’attività.

Alla luce quindi di una nuova ondata di animali vaganti e dei conseguenti problemi, il consigliere comunale Vincenzo Lamberti ha sollecitato il comune ad attivarsi per adottare gli opportuni provvedimenti suggerendo il coinvolgimento del Prefetto di Salerno Scolamiero per la convocazione di un apposito tavolo di discussione.

Nel frattempo l’amministrazione retta dal sindaco Franco Servalli ha già avuto modo di tenere vari incontri con le forze dell’ordine e le guardie forestali per tenere sotto controllo il problema in attesa che si renda disponibile una nuova stalla per ospitare temporaneamente gli animali catturati.

Una questione molto seria che, oltretutto, anche se in maniera diversa, riguarda praticamente quasi l’intero territorio provinciale.

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