Campagna, sparò con il fucile al suo confinante: arrestato

Pensionato ottantenne finisce ai domiciliari dopo l’episodio avvenuto la sera del 22 maggio scorso La vittima si era introdotta nel terreno dell’anziano per recuperare tre pecore uscite dal recinto

CAMPAGNA. Sparò al vicino che aveva sconfinato nel suo terreno. Un pensionato di Campagna, Antonino Magliano, 80 anni, è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari. L’uomo è indagato per tentato omicidio. La sera del 22 maggio, in località Sant’Angelo, nei pressi di Piantito, intorno alle 22,30, secondo le indagini della procura di Salerno e dei carabinieri, sparò a V.P., 53 anni, che riportò ferite di arma da fuoco al collo, al torace e al volto. Quella notte la vittima aveva superato il confine della sua proprietà per accedere in quella di Antonino Magliano. Il suo intento era quello di recuperare tre pecore che erano uscite fuori dal recinto.

Non era la prima volta che le pecore andavano a mangiare l’erba del vicino. Questa circostanza aveva infastidito il pensionato che si era lamentato più volte. Quella notte, però, l’anziano decise di essere più convincente, ma a modo suo. Appena V.P. travalicò il confine, fu raggiunto da una colpo di fucile calibro 12 di quelli che si usano per la caccia alla selvaggina. La scarica di pallini lo ferì al collo e al volto. L’uomo riuscì a trovare riparo e chiedere aiuto. Sul posto arrivarono i soccorritori del servizio 118 e i carabinieri della locale stazione diretta dal luogotenente Vincenzo Pessolano. Il ferito fu trasporto all’ospedale di Eboli dove riscontrarono ferite giudicate guaribili in dieci giorni. I carabinieri, invece, avviarono le ricerche per capire la posizione del pensionato, indicato sia dalla vittima che da altre persone come l’autore dello sparo che partì da un capanno dove il pensionato si era appostato.

Lo trovarono più tardi a casa mentre era a letto. Nel corso della perquisizione domiciliare i carabinieri di Campagna, coordinati dal comando compagnia di Eboli, diretto dal capitano Alessandro Cisternino, sequestrano tre fucili e settantuno cartucce calibro dodici, tutto regolarmente detenuto. All’appello mancava però un fucile.

L’uomo è stato sottoposto all’esame dello “stub” per verificare se aveva sparato. Le armi, invece, sono state sottoposte all’esame del Racis. La sera dell’agguato, in località Sant’Angelo pioveva a dirotto. La visuale era scarsa. Il ferito, però, riuscì ad individuare il luogo dal quale era partito lo sparo, un elemento decisivo per l’inchiesta. I carabinieri di Campagna, la mattina seguente, recuperarono sul terreno quattro cartucce esplose. Erano per un fucile calibro 12. Le successive indagini svolte dal nucleo operativo di Eboli, diretto dal tenente Francesco Manna, e dalla stazione di Campagna hanno consentito di identificare in Antonino Magliano il responsabile.

Il pensionato è stato così arrestato e messo ai domiciliari.

Massimiliano Lanzotto

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