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Campagna scavi a Policastro Emerge l’antica Buxentum

SANTA MARINA. Torna alla luce a Policastro Bussentino l’antica Buxentum. Strade, mura, tombe e mosaici custoditi per secoli nel sottosuolo del piccolo centro del golfo di Policastro. Ieri mattina,...

SANTA MARINA. Torna alla luce a Policastro Bussentino l’antica Buxentum. Strade, mura, tombe e mosaici custoditi per secoli nel sottosuolo del piccolo centro del golfo di Policastro. Ieri mattina, presso l’area archeologica, sono stati presentati gli ultimi ritrovamenti. «A Policastro – hanno spiegato gli esperti – c’è una città segreta che riemerge da un passato millenario». Ancora tutta da scoprire, ma con strutture ben conservate come solo a Pompei è possibile visitare. La campagna scavi 2014 si è conclusa ieri ma sono già in programma nuovi interventi per il prossimo anno che saranno curati dagli archeologi dell'associazione EtruriaNova di Montalcino.

A Policastro, nella prima metà del V sec. d.C., nacque anche Fabio Livio Severo, divenuto imperatore romano nel 461. Buxentum fu fondata nel 194 a.c., sullo stesso sito dove era già stata fondata la colonia greca Pixous. Buxentum o Pixous hanno lo stesso significato: dal “bosso”, arbusto sempreverde che cresceva nella zona di Policastro al tempo della sua fondazione tanto da lasciare il suo nome al fiume Bussento e alla città. Nella zona sono state ritrovate numerose ceramiche e monete. E a poca distanza dagli scavi è stato rinvenuto anche un satiro, di epoca greca.

Vincenzo Rubano