IL VOTO DI DOMENICA

Cammarota si astiene: «Dico no ai gruppi di potere»

SALERNO. Le elezioni provinciali di domenica prossima consumeranno ancora di più la frattura tra popolo e potere, tra logiche di palazzo e problemi reali della gente». Ne è convinto il consigliere...

SALERNO. Le elezioni provinciali di domenica prossima consumeranno ancora di più la frattura tra popolo e potere, tra logiche di palazzo e problemi reali della gente». Ne è convinto il consigliere comunale Antonio Cammarota già consigliere provinciale. In una nota, il presidente della commissione trasparenza scrive: «Sarà, quindi, come è stato, il voto della casta per il potere senza il popolo», afferma l’avvocato, che ricorda come due anni fa «l’affluenza altissima, l’attivismo delle segreterie politiche e dei gruppi di potere, vedere in fila tutti i consiglieri e gli amministratori della Provincia di Salerno nelle scale di Palazzo Sant’Agostino in attesa di votare e la gente fuori, rappresentano uno spettacolo che ricorda quello della Reggia di Versailles».

«Eppure – aggiunge – l’Ente Provincia è riferito in Costituzione insieme alla sovranità popolare, ovvero con l’obbligo di eleggere direttamente da parte del popolo queste istituzioni, per cui, se si elimina il suffragio popolare sostituendolo con una elezione di secondo grado, ovvero quello dei Consiglieri, lo si deve con una riforma della Costituzione, che il referendum del voto popolare ha invece bocciato».

Dunque, la decisione di Cammarota, che «così come nel 2014, nonostante il voto del consigliere del comune capoluogo sia particolarmente “pregiato” e “ricercato” e “politicamente” ben pagato, non andrà a votare, perché le istituzioni senza popolo non valgono nulla», conclude il consigliere comunale, che continuerà invece ad impegnarsi per restituire «la bella politica ai veri valori di libertà, partecipazione, meritocrazia e democrazia, e non più all’arroganza dei gruppi di potere».

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