Cammarota: «Class action contro gli avvisi di Soget»

Il consigliere municipale invita il Comune a sospendere l’esazione di Ici e Tarsu Il direttore Desiderio: «I nostri funzionari hanno già sanato numerosi atti»

Non si placa la polemica relativa agli avvisi di accertamento inviati dalla Soget a molti contribuenti salernitani, con le quali viene contestato il mancato pagamento di Tarsu e Imu a partire dal 2007. Richieste di pagamento che, in taluni casi, contengono macroscopici errori, poiché si riferiscono addirittura ad aree espropriate negli anni Settanta e Ottanta, e a case fantasma. Vere e proprie topiche che hanno fatto andare su tutte le furie gli utenti, costretti a recarsi negli uffici della società di riscossione per sanare le incongruenze e far valore i propri diritti. Nel mare magnum delle contestazioni, tuttavia, il direttore della Soget, Paolo Desiderio, tenta di fare chiarezza. «Non è vero – evidenzia – come dice qualcuno, che anche i soppalchi non vadano tassati. Anzi la normativa vigente prevede pure che debbano essere accatastati».

In questi giorni gli addetti al front office della Soget hanno incontrato centinaia di salernitani, molti dei quali inviperiti (e impauriti) e, in qualche caso, sembra che le richieste palesemente illegittime siano state immediatamente sanate e gli avvisi cancellati, senza la necessità di fare ricorso alla commissione tributaria provinciale. «Non posso ancora dare i dati precisi – evidenzia Desiderio – ma già da domani sarà possibile avere dei riscontri attendibili relativamente agli atti sanati bonariamente». Anche perché lo stesso sindaco Vincenzo De Luca ha annunciato che convocherà un incontro con il management della Soget, ammettendo come «alcuni calcoli siano evidentemente sbagliati» e chiedendo maggior equilibrio sia sulla Tares che sull’Ici, soprattutto per quanto riguarda i capannoni industriali, gli stabilimenti balnerari e le strutture ricettive. Il faccia a faccia, però, almeno ufficialmente, non è stato ancora messo in agenda. «Siamo in attesa della chiamata – rimarca Desiderio – e del formale invito dell’amministrazione comunale, per confrontarci anche con gli uffici competenti».

In attesa dei chiarimenti, il fiume di proteste che si sta ingrossando, giorno dopo giorno, continua ad accogliere nuovi malcontenti. Stavolta a scendere in campo è il consigliere provinciale e comunale Antonio Cammarota, che chiede addirittura che venga interrotto il rapporto del Comune con la Soget, preannunciando pure una class action. «Invito il sindaco – precisa Cammarota – e l’assessore competente, che ha ammesso colpe e, quindi, le responsabilità, affermando che vi sono errori nelle banche dati, a contestare il rapporto con Soget». Cammarota, inoltre, chiede che vengano «accertate e punite le responsabilità, sospendendo ogni esazione e pianificando modalità, tempi e regole della riscossione in maniera diversa e rispettosa dei cittadini, che in un momento di crisi economica così grave, non possono tollerare questa arroganza e questa incompetenza».

Proprio per questo, l’esponente politico di centrodestra ha messo a disposizione la sua professionalità istituendo «una consulenza legale gratuita per ogni tutela, comprese ipotesi di class action». «Le tasse vanno pagate – conclude il consigliere provinciale e comunale – ma non vi è alcun obbligo di far entrare nessuno in casa, ancor più perché sono di pubblica fede gli atti notarili, catastali e anagrafici in possesso della Pubblica amministrazione e quindi sufficienti per determinare i tributi».

Gaetano de Stefano

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