LA VIOLENZA

Camerota, preso a bottigliate per strada: si indaga

Il giovane di Sala Consilina lavora in un lido: è stato pestato a sangue in via Bolivar da due ragazzi che poi si sono dileguati

CAMEROTA - Pestaggio in stile Arancia Meccanica a Marina di Camerota, nel bel mezzo del paese, nell’estate più difficile. Un trentaquattrenne residente a Sala Consilina è stato massacrato di botte da due ragazzi, che i carabinieri stanno cercando di identificare e che ora dovranno rispondere dell’accusa di lesioni personali. È accaduto ieri mattina, pochi minuti dopo le 6, in via Bolivar, la strada principale del paese. Il 34enne, che lavora presso uno stabilimento balneare, stava passeggiando quando, improvvisamente, è stato raggiunto da una Fiat Panda grigia con all’interno due ragazzi. Uno è sceso dall’autovettura e ha iniziato a colpire il 34enne con una bottiglia di vetro. E poi schiaffi, pugni, calci, fino a stenderlo a terra. La vittima ha cercato inutilmente di divincolarsi scappando verso il lungomare ma è stato colpito anche quando è finito a terra. Gli aggressori si sono subito dileguati dopo il pestaggio, lasciando sull’asfalto il 34enne che è riuscito a rialzarsi solo dopo qualche minuto. Sono stati alcuni passanti ad allertare immediatamente i sanitari del 118 e i carabinieri che sono arrivati sul posto dopo pochi minuti. Il ferito è stato trasferito presso l’ospedale “San Luca” di Vallo della Lucania, dove i sanitari gli hanno diagnosticato ecchimosi e ferite per un totale di sette giorni di prognosi.

Sulla vicenda stanno indagando i carabinieri della locale stazione, diretti dal maresciallo Francesco Carelli , che hanno già raccolto le testimonianze di alcuni cittadini e visionato le telecamere di videosorveglianza della zona. Sulla vicenda vige il massimo riserbo, Gli inquirenti stanno cercando anche di capire le motivazioni del brutale pestaggio. Sotto la lente degli investigatori la vita privata del giovane di Sala Consilina e la sua cerchia di amicizie. Gli uomini dell’Arma sospettano si sia trattato di un regolamento di conti. Ma al momento nessuna ipotesi è esclusa. Certo è che l’aggressione è stata consumata in pochi secondi, una spedizione punitiva che ha fortemente scosso i passanti. «Sembrava di stare in un film - ha raccontato una donna del posto - ho visto tutto dal balcone. Il giovane è stato colpito con una violenza inaudita. Pensavo fosse morto. Qui non siamo abituati a queste scene. Ho avuto molto paura». E sono stati proprio alcuni residenti a prestare le prima cure al giovane sanguinante. «Sono stati attimi terribili ha commentato un’anziana che stava passeggiando - poteva finire molto peggio». Intanto le indagini continuano.

Vincenzo Rubano