Camerota, i lidi sono in ginocchio Bufera per i parcheggi sequestrati 

Polemiche, proteste e bagnanti in fuga dopo il blitz dei carabinieri nelle aree di Cala del Cefalo Gli operatori del settore: «Strutture vuote ». Il sindaco: «Attiveremo il servizio delle navette»

CAMEROTA. Polemiche, proteste e stabilimenti balneari semi deserti. Il giorno dopo il sequestro di 8 aree parcheggio all’ombra del costone roccioso di Cala del Cefalo gli operatori turistici di Marina di Camerota sono in ginocchio. Oltre mille i posti auto perduti con un grave danno economico soprattutto per gli stabilimenti balneari che usufruivano delle aree sequestrate per il posteggio delle auto dei propri clienti.
«Dopo il sequestro - spiega Antonella Marotta del lido Fashion Beach - le nostre strutture sono vuote. I turisti preferiscono andare a mare altrove. Anche chi aveva già prenotato ora sta chiedendo i soldi indietro». Una situazione terribile. «Vogliamo solo lavorare - continua Antonella Marotta - chi di competenza ci aiuti a trovare subito una soluzione altrimenti come faremo a pagare la concessione e la spazzatura al Comune?».
Amareggiato anche il presidente della ProLoco Gino Del Gaudio, che è anche titolare di un struttura balneare lungo il Mingardo. «È una situazione difficile che, purtroppo, va avanti da molti anni. Le amministrazioni comunali che si sono succedute non hanno mai fatto nulla. Bisognava intervenire prima – spiega Del Gaudio - Lo scorso anno la Provincia fece l’interdizione delle aree ma il Comune invece di trovare una soluzione fece finta di nulla». In particolare, il dirigente provinciale del settore Viabilità e Infrastrutture, Domenico Ranesi firmò un’ordinanza con la quale “tenuto conto della pericolosità dell’intera area” ordinava al Comune “di porre in essere tutte le attività necessarie per impedire l’accesso alle aree posizionate a monte della Sr 562 mediante l’istallazione di dispositivi permanenti”.
La soluzione oggi? «Non credo sia facile riaprire i parcheggi in poco tempo – risponde il presidente della Pro Loco - Penso invece che sia necessario organizzare un servizio navetta per il Mingardo con partenze da Marina di Camerota e dalla località Trivento». Intanto ieri pomeriggio il sindaco Mario Scarpitta ha incontrato gli operatori turistici chiarendo che il Comune «chiederà alla Procura l’utilizzo delle aree sequestrate di proprietà del Comune ritenute non a rischio per una gestione pubblica dei parcheggi. Nel frattempo sarà effettuato un servizio navetta».
Intanto proseguono anche le indagini dei carabinieri della locale stazione. Il blitz, concordato con la Procura di Vallo della Lucania, è scattato martedì mattina, a seguito del distaccamento di un grosso masso dal costone roccioso che ha distrutto l’autovettura di un turista parcheggiata in una delle aree oggi sequestrate. Dodici le persone denunciate a piede libero all’autorità giudiziaria per occupazione di suolo demaniale e deturpamento dell’ambiente. Le stesse sono state anche contravvenzionate per esercizio abusivo di attività di parcheggio.
Vincenzo Rubano
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