IL CASO

Camerota, caccia ai piromani con le molotov

I testimoni hanno visto 4 uomini scagliare delle bottiglie incendiarie

CAMEROTA - Caccia ai piromani nel Cilento. Il giorno dopo l’incendio che ha distrutto circa dieci ettari di pineta in località Sant’Iconio di Camerota e che ha messo a rischio due villaggi turistici del Mingardo, arrivano le prime testimonianze sulle origini del rogo. «Abbiamo visto quattro persone di colore che hanno lanciato una bottiglia incendiaria nei cespugli all’altezza del villaggio Odissea. Poi si sono allontanati velocemente facendo perdere le tracce». I carabinieri forestali del Parco del Cilento, diretti dal colonnello Mario Guariglia , hanno interrogato oltre 20 persone e stanno effettuando ulteriori accertamenti tecnici sull’area in cui si sarebbero sprigionate le fiamme. Interessante dal punto di vista investigativo la testimonianza di due persone, padre e figlio in vacanza a Marina di Camerota, che avrebbero assistito al lancio della bottiglia incendiaria. Testimonianza tutta da verificare.

Per il momento nei filmati delle telecamere installate nella zona e visionate dai carabinieri forestali non c’è traccia di persona di colore. Certo è che le indagini, coordinate dal procuratore Antonio Ricci , mirano anche a fare chiarezza su eventuali ritardi dei soccorsi. L’incendio di Camerota, infatti, si sarebbe sviluppato pochi minuti prima delle 14 di domenica ma l’elicottero antincendio, in stanza a Centola (a meno di due minuti di volo), sarebbe arrivato dopo circa un’ora e venti, quando le fiamme avevano già divorato circa due ettari di Parco. Accertamenti anche per quanto riguarda l’assenza sul posto dei Dos, gli esperti addetti al coordinamento delle operazioni di spegnimento, indispensabili per autorizzare il decollo dei mezzi aerei. Una competenza che fino a due anni fa spettava al Corpo Forestale dello Stato e che, dopo il passaggio nei carabinieri, è stata delegata ad altri. Oggi i dos non sono più sul posto, e in caso di necessità devono arrivare da altre zone: domenica da Vallo della Lucania. Ad allungare i tempi anche la burocrazia. «Per autorizzare il decollo di un mezzo aereo - spiegano gli addetti al servizio - è necessario compilare una scheda informativa sull’area interessata dall’incendio». Le indagini sono in corso.

(vin.rub.)