IL SEQUESTRO

Camerota, bungalow abusivi: scattano i sigilli

I carabinieri hanno scoperto 7 moduli abitativi in ferro: nei guai cinque persone

CAMEROTA - Lottizzazione abusiva di un'area di circa 500 metri quadrati in via Previteri a Marina di Camerota, nota frazione costiera della località marittima cilentana. È quanto contenuto nel provvedimento a firma del sostituto procuratore di Vallo della Lucania Vincenzo Palumbo , poi accolto dal gip, scaturito dalla capillare indagine effettuata dai carabinieri della stazione di Marina, diretti dal maresciallo Francesco Carelli . L’area sequestrata era stata suddivisa in lotti contigui sui quali vi sarebbe stata l'edificazione ex novo di un complesso immobiliare. Motivo per il quale ieri mattina da parte dei militari dell’Arma, coordinati dal capitano della compagnia dei carabinieri di Sapri Matteo Calcagnile , è stata data esecuzione all'ordinanza di sequestro preventivo, così come richiesto dalla Procura vallese, sempre molto attenta ai reati perpetrati ai danni dell’ambiente. Nello specifico, all'interno del perimetro sequestrato, sarebbe stato edificato un “villaggio vacanze” composto da sette distinti moduli abitativi in lamiera coibentata, ognuno per una superficie di circa 21 metri quadrati. Inoltre ogni modulo, che sembrerebbe essere stato realizzato senza alcuna autorizzazione amministrativa, era comprensivo di un'area esterna di pertinenza e anche di un parcheggio collettivo.

Tutto sarebbe stato costruito in violazione delle norme stabilite dal Piano regolatore generale di Camerota e in un'area sottoposta a vincolo paesaggistico. Essendo il territorio di Camerota, tra le altre cose, inserito all’interno del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Le opere realizzate, che risultano - secondo la procura - prive delle necessarie autorizzazioni richieste, sono state ricondotte a cinque persone ora iscritte nel registro degli indagati: A.S., G.S., G.S, R.S., tutte originarie di Camerota ma residenti a Battipaglia e L.S., originaria di Vallo della Lucania ma residente sempre nella città capofila della Piana del Sele. I cinque indagati dovranno dunque rispondere dinanzi ai giudici del Tribunale vallese del reato di lottizzazione abusiva, così come avanzato dal sostituto procuratore Palumbo. tesi accolta dal gip.

Maria Emilia Cobucci