IL FATTO

Camerota, aggredirono i guardacoste: sei nei guai

Indagati i giovani che si scagliarono contro i militari intervenuti per difendere una ragazza del posto

CAMEROTA - Aggredirono in stile “Gomorra” tre militari della Guardia Costiera: nei guai sei giovani di Camerota. I fatti risalgono al mese di giugno dello scorso anno quando i militari, tutti in servizio presso l’ufficio locale Marittimo di Marina di Camerota, vennero aggrediti dopo aver difeso una ragazza del posto dalle offese del “branco”. Le indagini si sono protratte per alcuni mesi poi, nei giorni scorsi, sono arrivati gli avvisi di garanzia con contestuale avviso di conclusione delle indagini. I sei indagati, tutti tra i 21 e i 31 anni, dovranno difendersi dall’accusa di percosse e minacce, con l’aggravante “di aver agito in più persone riunite”. “Vi sparo tutti, ve ne dovete andare da Marina”, ma anche “Non abbiamo paura del tesserino, voi della Capitaneria non contate niente”.

Le minacce proferite dai giovani ai militari erano da film di Gomorra. Uno degli indagati ha addirittura messo le mani al collo di un sottufficiale minacciando di ucciderlo: “Qua comandiamo noi, io ti ammazzo”. Ad incastrare i ragazzi anche le immagini di una telecamera di videosorveglianza situata nei pressi del porto. Le indagini sono state coordinate dalla Procura di Vallo della Lucania diretta dal procuratore Antonio Ricci . Adesso gli indagati hanno venti giorni di tempo a decorrere dalla notifica del provvedimento di conclusione delle indagini per presentare memorie difensive o chiedere l’interrogatorio al pm. Solo al termine di questa fase il pm deciderà se chiedere o meno il rinvio a giudizio. Ad ogni modo la vicenda ha scosso la comunità cilentana, non abituata ad assistere ad aggressioni e a comportamenti così aggressivi e violenti messi in atto da giovanissimi nei confronti di rappresentanti delle forze dell’ordine. E non a caso sono stati numerosi i messaggi di solidarietà giunti ai militari della Guardia Costiera. «Quanto accaduto - raccontano sul porto di Camerota - è intollerabile, inqualificabile. Mai si era verificato un episodio di questo tipo contro degli esponenti delle forze dell’ordine. Una pagina triste per la nostra comunità». Intanto dal comando della Capitaneria di Porto vige il massimo riserbo, così pure dalla Procura vallese.

«No comment» tagliano corto gli inquirenti che adesso attendono le decisioni del gip. L’ufficio marittimo di Marina di Camerota è uno dei comandi locali più operativi del basso Cilento e della provincia di Salerno, con un numero elevatissimo di sanzioni in mare e denunce per reati ambientali. Un fiore all’occhiello per il Corpo delle Capitanerie anche per quando riguarda il numero di salvataggi in mare, soprattutto durante il periodo estivo con l’ausilio di una motovedetta Sar e di un gommone veloce. Insomma un comando prestigioso che, di sicuro, non teme le minacce di un gruppo di ragazzi affascinati dalla fiction “Gomorra”.