Cambia lo statuto della Multiservizi I dubbi sul piano

Torquato esclude che la società possa occuparsi di rifiuti Perplessi sulle prospettive sia Grimaldi che il Pd

«Sia chiaro che siamo e restiamo per l’esternalizzazione dell’appalto». È in questi termini che il primo cittadino nocerino parla della vicenda rifiuti. Il tutto alla vigilia dello scioglimento della Se.ta, il trentuno di gennaio.

L’ampliamento dell’oggetto sociale della Nocera Multiservizi non deve trarre in inganno. Lo ha voluto rimarcare con forza il sindaco di Nocera Inferiore, Manlio Torquato, in occasione della seduta consiliare di ieri mattina durante la quale, con diciassette “sì” è stato votato il nuovo statuto di quella che a tutti gli effetti, ha spiegato nella sua relazione l’assessore al ramo, Antonio Angrisani, «è ormai un organo del comune».

La precisazione di Torquato riguarda l’orientamento per la gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani in città. Manlio Torquato ha voluto ribadire l’indirizzo dell’amministrazione sulla faccenda rifiuti in relazione ad un’osservazione mossa da Giovanni Grimaldi, consigliere comunale del gruppo Grand’Italia.

«Era necessario – aveva affermato Grimaldi – pubblicizzare contestualmente allo statuto, anche il nuovo piano industriale della Multiservizi. Perché, per esempio, all’articolo 3 dello statuto si parla di igiene urbana, ecologia, differenziata. Dobbiamo forse immaginare che è alla Nocera Multiservizi che l’amministrazione pensa di affidare quelle mansioni? Ma a noi risulta che la società non abbia le autorizzazioni in tal senso. E il personale? Ha la strumentazione e le qualifiche? Si pensa ad inglobare anche le maestranze delle Se.ta.? Ci avrebbe fatto piacere che se ne parlasse nelle commissioni competenti».

Intanto, il nuovo statuto ha recepito a maggioranza (con l’astensione di Umberto Mauriello di Apn e Mario Barba della civica Nocera Rinasce) i tre emendamenti presentati da Principe Arechi-Grand’Italia.

Con i quali, in prospettiva, le mansioni della Multiservizi si ampliano fino a contemplare in toto tutti i servizi cimiteriali (custodia e pulizia; tumulazioni, inumazioni ed esumazioni; pianificazione e realizzazione di impianti di cremazione; manutenzione e realizzazione dell’impiantistica dell’illuminazione votiva essendo l’Ente in un decennale contenzioso con la ditta Savastano che se ne occupa) e, sempre potenzialmente, anche il trasporto pubblico scolastico.

Nota politica a margine: pur avendo il capogruppo del Pd Massimo Petrosino votato favorevolmente rispetto ai tre emendamenti, ha preferito – insieme a tutto il gruppo – lasciare l’aula al momento del voto sullo statuto della Multiservizi.

«Sarà il piano industriale – ha spiegato Petrosino – il terreno di confronto», visto che si tratterà, allora, di «tutelare le maestranze e immaginare possibilità di sviluppo».

Torquato dunque rassicura che per la spazzatura non entrerà in campo la Multiservizi, sebbene, a meno stando a quello che sostiene Grimaldi, qualche elemento di dubbio in merito finisce comunque per sussistere.

E la stessa singolare presa di posizione del Pd in Consiglio lascia comunque perplessi, in assenza di un piano industriale compiuto.

Patrizia Sereno

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