Cambia il piano traffico Commercianti in rivolta

La situazione è precipitata quando il nuovo dispositivo è stato modificato Ingorghi e caos nel quartiere. Interviene la polizia per riportare la calma

Il caos del traffico non è nulla rispetto alla confusione che aleggia intorno alla nuova viabilità al quartiere Cicalesi.

In meno di 72 ore è stata avviata la rivoluzione, modificata e, infine, soppressa. Una sperimentazione lampo, durata un battito d’ali. Nemmeno il tempo di interiorizzare il provvedimento, che il sindaco Manlio Torquato ha deciso di azzerarlo. Come se un ricercatore intento a trovare la cura di una malattia smetta di provarci dopo il primo fallimento. A Nocera Inferiore ha funzionato così, nei laboratori mondiali si spera vada diversamente. Un tira e molla che ha mandato su tutto le furie i residenti e i commercianti.

Le troppe modifiche hanno confuso la maggioranza degli automobilisti, mentre qualcuno imperterrito, nonostante i divieti, ha continuato a percorrere le strada alla vecchia maniera.

Ieri mattina la vicenda ha assunto i contorni dell’assurdo. Alle ore 8.00 si circolava in un modo, con tanto di personale della polizia locale a sorvegliare soddisfatto. Circa un’ora dopo le lancette dell’orologio erano state portate indietro di 72 ore, riconsegnando alla città la vecchia viabilità.

I commercianti non ci hanno visto più e poco prima delle ore 13.00 hanno bloccato via Salvatore D’Alessandro, all’incrocio con via Cicalese. Un sit in per chiedere il ripristino del dispositivo studiato dal comandante Francesco De Rosa, a cui il sindaco non ha concesso appello. «Lunedì era stato creato il senso unico su via Cicalesi – ha detto Nino Ferrara – e per noi andava bene, si era tornati alla condizione di cinque anni fa. Martedì, invece, è stato modificato il primo senso unico. Ci può stare. Stamattina (ieri per chi legge, ndr) ci avevano assicurato che non ci sarebbero state ulteriori novità perché sembrava andare tutto bene, poi intorno alle 9.30 qualcosa è cambiato e di punto in bianco è stata ripristinata la vecchia viabilità».

I commercianti hanno portato come supporto una petizione di qualche anno fa, ben 1500 le firme raccolte, con la quale si chiedeva una viabilità sullo stile di quella ipotizzata dal dirigente De Rosa. Una profezia realizzata a metà. «Non ci sta bene quanto è stato fatto – ha detto Arcangelo Gambardella –, chiediamo più attenzione perché paghiamo le tasse come tutti».

Gambardella ha anche pubblicato una serie di foto sul profilo Facebook del sindaco. Tra i commenti raccolti quello di Valeria Ferrante: «Sono senza parole. Per me non hanno risolto proprio niente». O quello di Anna De Prisco: «Signor sindaco prima di cambiare potevamo fare una prova di qualche settimana». Commenti sulla falsa riga di quelli lasciati l’altro ieri, quando c’era anche qualcuno che chiedeva invece il ripristino dei sensi così come ha poi deciso il primo cittadino. A fare più scalpore è stato quello di Gennaro Della Mura, promotore di numerose iniziative a Cicalesi, che commentando il post di martedì del sindaco Torquato aveva scritto: «Penso che una prova non possa durare 10 ore, ma bisogna sperimentare almeno per 10/15 giorni». Riflessione rimasta inascoltata.

Le critiche si sono concentrate sull’ingolfamento che si crea all’entrata e all’uscita da scuola degli alunni che frequentano gli istituti del quartiere. Va detto però che anche prima si creava lo stesso caos, con auto parcheggiate in doppia fila o in divieto di sosta. Episodio verificatosi puntualmente ieri intorno alle 13.30, quando era stato ripristinato il vecchio dispositivo. Che la situazione fosse molto complicata si era capito già qualche settimana fa. Il provvedimento, infatti, fu disposto dal comandante De Rosa a metà gennaio, ma per quasi un mese è mezzo è rimasto chiuso in un cassetto. La motivazione data ai ritardi è stata la concomitanza di alcuni lavori stradali in via San Pietro e la sistemazione della fibra ottica. Probabilmente c’erano già delle perplessità, manifestatesi poi nel teatrino di questi giorni.

I commercianti e i residenti non si vogliono però arrendere e sperano che il sindaco li voglia ricevere per un chiarimento. In queste ore, intanto, potrebbe essere organizzata una nuova manifestazione e una sottoscrizione per chiedere che il dispositivo firmato da De Rosa venga sperimentato almeno per una decina di giorni e poi si decida sul da farsi.

Salvatore D’Angelo

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