Calunnia ai Marinelli, Soglia va a giudizio 

L’imprenditore aveva denunciato un’estorsione per la vendita al ribasso dell’hotel Baia

Si ritroveranno faccia a faccia in un’aula di tribunale: Francesco Soglia imputato, Carmine e Giampiero Marinelli parte civile, in un processo per calunnia nato dalla vendita, sette anni fa, del Lloyd’s Baia hotel. Ieri il giudice dell’udienza preliminare Ubaldo Perrotta ha rinviato Soglia a giudizio, fissando al 31 ottobre l’inizio del processo. Eppure tutto era cominciato proprio dalla denuncia dell’albergatore, ex proprietario del Baia, secondo cui il prezzo concordato per la vendita della struttura ricettiva al gruppo Marinelli sarebbe stato il frutto di un’intimidazione. Affermazioni che non hanno trovato riscontro nelle indagini della Procura e per le quali i nuovi titolari dell’albergo hanno presentato una querela sfociata ieri nel rinvio a giudizio.
Le accuse formulate da Francesco Soglia erano pesantissime. Secondo la sua ricostruzione l’hotel all’ingresso di Vietri sul Mare doveva essere venduto ai Marinelli a un prezzo di 26 milioni di euro, per il quale era già stata concordata una caparra; invece il contratto fufirmato pochi giorni dopo per una cifra inferiore (circa venti milioni), con un ribasso a cui Soglia ha dichiarato di avere assentito in seguito alle minacce. Ascoltato da magistrato e carabinieri ha raccontato di essere stato avvicinato dal costruttore nocerino Giovanni Citarella (che avrebbe fatto da intermediario) insieme a due emissari che poi lo avrebbero condotto in una cava per minacciarlo. Su queste dichiarazioni il sostituto procuratore antimafia Vincenzo Senatore ha aperto in un primo momento un procedimento penale per l’ipotesi di estorsione aggravata dal metodo mafioso. Non sarebbe stato il primo caso in cui Soglia ne risultava vittima: in un altro processo, quello sulla vendita dell’hotel Raito, è parte civile perché sarebbe stato convinto da un’intimidazione a mano armata a non partecipare all’asta, lasciando campo libero ai concorrenti Ragosta. Nel caso del Baia, però, la sua denuncia è stata considerata una calunnia e da presunta parte offesa è divenuto imputato. Ieri i Marinelli si sono costituiti parte civile tramite l’avvocato Raffaele Tecce; Citarella ha invece rinunciato, anche se la decisione diventerà definitiva solo il 31 ottobre, quando l’inizio del dibattimento segnerà l’ultimo momento utile per la costituzione in giudizio. Da allora inizierà anche la battaglia tra le parti, in cui Soglia, assistito dall’avvocato Marco Martello, proverà a insistere sulle sue accuse. (c.d.m.)
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