Caldoro prende tempo e Silvio sonda la Carfagna

Questa sera, a Palazzo Grazioli, Berlusconi riunisce i coordinatori di Forza Italia Sul tavole alleanze, patto del Nazareno e i tentennamenti del governatore

SALERNO. Questa sera Silvio Berlusconi, a Roma, riunirà tutti i coordinatori regionali. Certo brinderà anche alla liberazione anticipata dai servizi sociali, ma sarà anche il pretesto per spiegare cosa è accaduto con Mattrella. Non solo, c’è chi giura che sarà anche l’occasione per rimettere mano ad alcune pedine nella mappa della “bandierine blu” del partito che un po’ ovunque fanno registrare una totale disaffezione al partito. A Roma, il cavaliere, farà anche la conta delle tessere per capire nelle regioni al voto come dovrà comportarsi. E sul tavole, più di qualcuno, chiederà conto e ragione delle alleanze. Un tema delicato che si giocherà innanzitutto nel governo. Anche il Nuovo Centrodestra di Alfano è in affanno. Maurizio Sacconi accusa Renzi di aver «pericolosamente spostato a sinistra l’equilibrio politico e questo potrebbe riverberarsi sugli atti di governo e delle riforme». E la conseguenza sarebbe che il «Ncd si deve tener pronto ad uscire al governo». Una ipotesi che gioverebbe ai forzisti.

Anche il senatore Giuseppe Esposito, coordinatore provinciale di Salerno di Area Popolare (Ncd - Udc) ribadisce la sua vicinanza al governatore Stefano Caldoro. «Se riproporrà la sua candidatura - scrive - noi siamo pronti a sostenerlo come abbiamo già fatto in questi mesi al governo della Regione. Del resto sono convinto che la Lega xenofoba e anti-meridionalista, con un Salvini che solo fino a poco tempo fa cantava dei “napoletani colerosi e terremotati”, non è votabile dai nostri concittadini. Buoni si, ma fessi no». E questo potrebbe giovare ai tentennamenti di Caldoro. Ma Silvio Berlusconi potrebbe anche concedere al governatore uscente il diritto di resa e affidare le sorti della Campania azzurra ad un nuovo candidato. Il nome che circola è quello della coordinatrice provinciale ed ex ministro, Mara Carfagna. Una staffetta di prestigio anche se in molti giurano che lei «non si candiderebbe mai». Quello che è vero è che le europee in Campania sono state le vere primarie di Forza Italia e nella nostra regione il partito ha portato a casa solo il 22%. Addirittura terzo dopo il Movimento 5 Stelle. Con Ncd e FdI, se confermassero il risultato europeo, sommerebbe un’altro 10% e in ogni caso sarebbe sotto al Partito democratico.

Ma le cose non sono più come alle Europee ed allora Caldoro attende. Attende di capire di Forza Italia che n’è rimasto in Campania; cosa farà realmente Ncd, visto che Michele Grimaldi dirigente del Pd afferma che «un pezzo del Pd campano starebbe alacremente lavorando ad un’alleanza con Ncd in vista delle prossime elezioni regionali» e il tutto «senza alcun mandato». E questo alimenterebbe le incertezze del governatore uscente. Del resto l’Udc, almeno a Salerno, ha saldato una alleanza con il Pd e lo ha fatto proprio il consigliere regionale e coordinatore provinciale Luigi Cobellis che a Napoli sta con Caldoro e a Salerno con Canfora.

Insomma un quadro a tinte buie nel quale si inseriscono anche i fittiani, che per quanto fedeli a Caldoro, rappresentano sempre una minaccia pronta a presentarsi con una alternativa. ©RIPRODUZIONE RISERVATA