Caldoro ministro? «No, però...» Con Letta campani al governo

Convergenza tra Pd e Pdl a livello locale sui possibili nomi da inserire nell’esecutivo. Il salernitano Vaccaro: «Il governatore? La convergenza è importante»

Potrebbero esserci esponenti campani nel governo che domani dovrebbe prendere corpo con il possibile giuramento dell’esecutivo guidato da Enrico Letta. Il nome più in vista è quello del Presidente della Regione, Stefano Caldoro (Pdl), che oggi, affrontando direttamente il tema della sua presenza nel totoministri, ha spiegato di essere contento nel leggere le ipotesi formulate dai giornali, perchè «si riconosce evidentemente il buon lavoro fatto». Ma - aggiunge - la sua priorità è «la regione Campania», insieme al Sud. Poi l’auspicio. Che nella squadra di governo ci siano, evidentemente, esponenti del suo partito, campani, perchè «qui c’è un gruppo dirigente che vuole misurarsi nella sfida del federalismo del merito».

Ma Caldoro guarda oltre e per lui «sarebbe un grande risultato l’ingresso nella squadra anche di esponenti del Pd campano. Ed anche qui - dice - vedo preziose risorse». Cosa rispondono in Campania gli esponenti democratici all’apertura di Caldoro? Vicinissimo al premier incaricato è il deputato Guglielmo Vaccaro e ai suoi occhi le parole di Caldoro sono «un’ulteriore conferma del fatto che c’è un idem sentire rispetto al momento che la politica nazionale sta vivendo e di cui si sta occupando il premier incaricato. È un’importante convergenza ed è positivo che ci si ritrovi sulla esigenza di rafforzare le rappresentanze dei territori». «Comunque - sottolinea ancora Vaccaro - un po’ campano lo è anche il presidente incaricato perchè è stato capolista in Campania 2 ed è venuto spesso anche in Campania 1. La campagna elettorale del premier incaricato si è svolta nella nostra regione. È stata un’occasione per fargli conoscere luci e ombre di una realtà bellissima ma afflitta da mali endemici. Di sicuro sarà più facile per tutti noi recuperare attenzione e considerazione».

«Io penso - dice il deputato Umberto Del Basso De Caro - che il tema non è soltanto quello della presenza, che è naturalmente auspicabile, di esponenti campani nel governo perchè indicherebbe che il Mezzogiorno è tra i primi posti nell’agenda dell’esecutivo. Il problema è capire come il Mezzogiorno sarà nell’agenda del Governo e la mia convinzione è che Enrico Letta, eletto deputato in Campania 2, non può che metterlo al primo punto perchè se non riparte il Sud non riparte l’Italia».

Peppe Russo, consigliere regionale, già capogruppo, che ha partecipato all’elezione del Presidente della Repubblica nella sua veste di grande elettore in rappresentanza dell’opposizione in Campania non ha dubbi: «penso che il Pd campano abbia energie e personalità in grado di svolgere una funzione all’interno del governo Letta».