campania al voto

Caldoro battezza le liste di Forza Italia

Al Lloyd’s Baia hotel, accompagnato da Mara Carfagna e Enzo Fasano, il presidente della Regione uscente definisce il team azzurro “competitivo e d’esperienza”

SALERNO. Il presidente uscente della Regione, Stefano Caldoro, taglia idealmente il nastro del team di Forza Italia a Salerno, presentato ieri pomeriggio al Lloyd’s Baia hotel e definito “competitivo e d’esperienza”. Accompagnato da Mara Carfagna,  portavoce azzurro alla Camera, e dal senatore Enzo Fasano, Caldoro sfida De Luca sul suo campo prediletto: le opere pubbliche. “Solo a Salerno e nella sua provincia – rileva – abbiamo aperto ben 280 cantieri. De Luca, invece, ha il record di fallimenti, degno di essere inserito nel guinness dei primati. Su nove grandi opere, infatti,  tutte o sono incompiute oppure sotto sequestro o addirittura annullate”.

Caldoro battezza le liste di Forza Italia
Il presidente uscente della Regione al Lloyd's Baia hotel era accompagnato da Mara Carfagna e da Enzo Fasano (video Sgpress)

Caldoro, inoltre, evidenzia pure come sia stato proprio De Luca a tentare di bloccare i finanziamenti ai comuni. “Ha fatto ricorso al Tar – sottolinea – e l’ha perso, perché riteneva che a Salerno fosse stato destinato poco. E mi chiedo come mai i tanti sindaci del Pd non abbiano l’onestà intellettuale di ammettere che se l’avesse vinto adesso non avrebbero i finanziamenti per costruire opere pubbliche. Poi possono pure votare chi vogliono ma devono dire la verità”.

Poi, dopo aver esultato per il ritorno in B della Salernitana - “nonostante tifi Napoli, ma sono sportivo” - invita Mara Carfagna a impegnarsi attivamente nella campagna elettorale “perché è un leader nazionale”. E De Luca è anche il bersaglio della Carfagna. “Non vogliamo lasciare – chiarisce l’ex ministro – la Regione nelle mani di opportunisti e trasformisti, a chi stringe di notte strani accordi per gestire il potere”. Perciò è necessario che Caldoro venga riconfermato, in quanto ha “risollevato le sorti della Campania”. “Il governatore uscente – conclude Carfagna – adotta la politica del fare. E non ha bisogno di sporcare e tappezzare le città con costosi manifesti elettorali”.