Caldoro ai parlamentari «Servono fondi nazionali»

Audizione del governatore alla Camera: «Sono necessari sul fronte della salute» Iannuzzi: «Ora migliorare il decreto». Scintille tra Carfagna (Fi) e Picierno (Pd)

NAPOLI. «Modificare e migliorare il decreto. Si è avviato un buon lavoro ma bisogna prevedere ancora altre misure». Lo ha detto il presidente della Giunta regionale della Campania, Stefano Caldoro, che ieri è stato sentito dalla Commissione ambiente della Camera sull’emergenza della “Terra dei fuochi”. Caldoro ha ricordato che «nel decreto le coperture sono solo regionali. È necessario prevedere risorse aggiuntive nazionali da finalizzare su quota nazionale Fsc e Psr e da fondi ordinari ministeri competenti». A giudizio del govrnatore, «per garantire misure idonee di sanità pubblica è necessario un emendamento che autorizzi la Regione, anche a integrazione dei programmi operativi per il proseguimento del piano di rientro, ad adottare specifici interventi di prevenzione primaria e secondaria in particolare mediante programmi di diagnostica precoce senza oneri di compartecipazione a carico della popolazione interessata». Riguardo all’agricoltura, Caldoro ha ricordato che «il decreto legislativo demandava a un apposito decreto del ministro dell’Ambiente, di concerto con i ministri delle Attività produttive, della Salute e delle Politiche agricole e forestali, l’adozione del regolamento relativo a bonifica, ripristino ambientale e messa in sicurezza, d’emergenza, operativa e permanente, delle aree destinate alla produzione agricola e all’allevamento. Tale decreto non è mai stato emanato. Trattandosi di terreni agricoli, in teoria non è corretto applicare, come invece si fa nella prassi a scopo cautelativo, i limiti di concentrazione degli inquinanti nei suoli».

Numerose le reazioni politiche, compresa una polemica sull’impegno dei rispettivi partiti tra la portavoce di Forza Italia alla Camera, Mara Carfagna, e la responsabile della Legalità e Mezzogiorno del Pd, Pina Picierno. Tino Iannuzzi (Pd), vicepresidente della Commissione Ambiente, ritiene che le audizioni svolte ieri hanno confermato «come il decreto n.136/2013 voluto dal ministro Orlando rappresenti un importante e significativo passo in avanti. Spetta ora al serio e approfondito lavoro parlamentare integrare e migliorare l’impianto normativo - ha aggiunto Iannuzzi – In particolare: definire con maggiore precisione i terreni agricoli, oggetto di perimetrazione e mappatura, per garantire qualità e sicurezza delle produzioni agroalimentari; autorizzare la Regione a interventi e misure specifiche per la prevenzione e la tutela della salute; dare certezze sul fronte assolutamente prioritario delle bonifiche dei siti inquinati e con un preciso rendiconto dei fondi a tal fine impiegati; destinare alle bonifiche una parte dei proventi derivanti dalla gestione dei beni confiscati ai clan».