Calano i prezzi delle case Immobiliare in ripresa 

Stabili le quotazioni delle abitazioni usate, giù i canoni di fitto degli uffici Nomisma: più compravendite ma non dipende dall’aumento demografico

Dà segni di risveglio il mercato immobiliare a Salerno, città in cui la valutazione delle abitazioni è tra le più alte delle città del Mezzogiorno. E proprio i prezzi elevati sono una barriera all’entrata sul mercato da parte delle giovani generazioni. La risalita, tuttavia, riguarda esclusivamente il settore abitativo, perché i segnali non sono altrettanti positivi per il segmento non residenziale. È quanto emerge dal primo Osservatorio sul mercato immobiliare 2018 di Nomisma. Il report mette in risalto come “nel corso del 2017 e nei primi mesi di quest’anno, il mercato residenziale di Salerno abbia evidenziato segnali che confermano un quadro in tendenziale miglioramento, sia con riferimento al volume di compravendite, sia, in maniera più moderata, relativamente ai valori. L’aumento delle transazioni in atto dal 2014 pare riconducibile non tanto alla crescita demografica, quanto al fabbisogno di sostituzione o di investimento tornato a manifestarsi in maniera più evidente dopo gli anni della crisi».
Secondo l’analisi di Nomisma c’è stata una lieve correzione al ribasso per i prezzi delle nuove abitazioni (con una variazione annua del -0,6% e un prezzo medio per di 2.740 euro al metro quadro), mentre rimangono costanti i prezzi sulle case usate (2.185 euro per metro quadro). I canoni di locazione registrano una variazione annuale negativa più marcata (-0,9%). Tale andamento determina una conseguente compressione dei rendimenti lordi annui da locazione, che si attestano al 4,1%.
Diminuiscono i tempi medi di vendita e locazione (rispettivamente 7 e 2,9 mesi) e lo sconto medio sul prezzo, che si riduce di 1,5 punti percentuali, attestandosi al 14%. Le previsioni per il 2018 sono improntante all’ottimismo sia per i contratti stipulati che per le quotazioni, nonostante si attenda un ulteriore calo dei valori delle locazioni.
Fa passi indietro, invece, il mercato della locazione degli uffici, con un calo dei canoni medi pari a -2%, e una conseguente flessione del rendimento lordo annuo, attestato al 4,2%. La dinamica di compravendita invece risulta analoga a quella del settore residenziale, con una variazione media annua del -0,2%. Riduzioni più evidenti si riscontrano nel mercato dei negozi: calo del prezzo medio annuale del -2,1%; riduzione del canone medio annuale del -1,6%; invarianza del rendimento lordo annuo al 6,2%. Stabile permane il mercato dei capannoni industriali e dei box/garage, ad eccezione della flessione dei canoni che risulta più marcata (rispettivamente -2,5% e -2,2%).
Negative, infine, sono le prospettive per i settori non residenziali: si attendono dati in calo sia relativamente al numero di transazioni e affitti, sia ai valori di compravendita e locazione.
Gaetano de Stefano
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