Cade dal capannone e muore sul colpo 

Antonio Cerrato, 64 anni, stava riparando una lamiera. Ferito un 56enne in un altro incidente sul lavoro

Cade da un capannone e muore sul colpo. La vittima è Antonio Cerrato, 64 anni, di Nocera Inferiore, meccanico alla Nocera Multiservizi, l’azienda comunale che si occupa dell’igiene urbana in città. La tragedia si è verificata ieri poco prima delle 18 in via Prisco Palumbo, nella parte bassa del rione Cupa del Serio, nella periferia della città. Secondo una prima ricostruzione, all’interno di un’officina meccanica al civico 10 della strada, inattiva in questo periodo, Cerrato sarebbe salito su un carrello elevatore e poi su un muro grazie all’elevazione del muletto, quindi di lì si sarebbe arrampicato sul tetto in lamiere che copre il capannone. Pare che ci fossero delle infiltrazioni e che lui volesse fare delle riparazioni. L’uomo si trovava su una lastra di plexiglass che sotto il suo peso avrebbe ceduto, facendolo cadere da un’altezza di sei metri circa. La morte praticamente sarebbe stata istantanea. Inutili i soccorsi.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Nocera Inferiore e un’ambulanza del 118. I carabinieri del reparto operativo di Nocera Inferiore, agli ordini del tenente colonnello Francesco Mortari, hanno subito avviato le indagini. Nelle prime ore si era diffusa la notizia di un ferito coinvolto nello stesso incidente, un operaio cinquantaseienne di Nocera Superiore, ricoverato nel pomeriggio in Rianimazione per i traumi causati da una caduta più o meno dalla stessa altezza. Il ferito sarebbe però arrivato più o meno alle 15,30 in ospedale e quindi prima dell’orario presunto della caduta in via Prisco Palumbo, dunque atterrebbe ad un’altra vicenda, almeno stando ai primi riscontri dei carabinieri.
A dirigere le indagini è il sostituto procuratore Roberto Lenza della procura di Nocera Inferiore. Sequestrata la struttura nella quale è avvenuto l’incidente, nelle prossime ore saranno ascoltati i proprietari dell’officina ed eventuali altri testimoni. La dinamica finora ricostruita è tutta ancora da verificare e solo dopo le ulteriori indagini anche di esperti dello Spisal, il servizio di prevenzione infortuni dell’Asl Salerno, sarà possibile avere chiara la situazione.
Cerrato fra pochi mesi sarebbe dovuto andare in pensione. Sposato con figli, originario del rione Calenda, viveva in via Villanova e faceva parte di una famiglia molto nota. Benvoluto e stimato dai colleghi, a breve doveva concludere la sua esperienza lavorativa con la società in house del Comune. Ieri, su quel capannone, però, si trovava libero dall’orario di lavoro alla Multiservizi.
Salvatore De Napoli
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