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Cadano calcinacci dal palazzo Panico al corso Padovano

PAGANI. Crollo di calcinacci e intonaco da un palazzo nel bel mezzo della città. È accaduto ieri mattina alle dieci all'incrocio tra via Marconi e corso Padovano. Da un edificio storico sono caduti...

PAGANI. Crollo di calcinacci e intonaco da un palazzo nel bel mezzo della città. È accaduto ieri mattina alle dieci all'incrocio tra via Marconi e corso Padovano. Da un edificio storico sono caduti pezzi di cornicione, con un grosso rischio per l’incolumità dei passanti.

Il palazzo, che ospita una delle pasticcerie più note di Pagani, è a pochi passi dalla chiesa della Purità. Segnato dal tempo e dalle intemperie, una parte dell’intonaco ha ceduto, lasciando cadere a terra massi e pietre e provocando non pochi disagi. L’intervento degli uomini della locale sezione dei Vigili del Fuoco è stato immediato. I pompieri hanno bloccato la strada e arginato la caduta dei calcinacci. A seguire le operazioni di picconamento e messa in sicurezza dell’edificio. I Vigili hanno lavorato fino alle prime ore del pomeriggio. Una situazione che ha bloccato la città, col traffico già in tilt per la corsa agli acquisti. Durante l’intervento dei pompieri infatti è risultato necessario isolare la zona e bloccare il transito in via Marconi. L’interruzione ha provocato molti disagi soprattutto nelle strade centrali, dal Corso fino ai quartieri storici.

Un miracolo che nessuno si sia ferito: a quell’ora il centro cittadino era molto affollato. Negozi aperti e tanta gente in strada, impegnata nel frenetico shopping da regalo per il Natale. Si è dunque sfiorata la tragedia, evitata solo dal caso. Un episodio che fa riflettere sulle condizioni in cui versa parte del patrimonio architettonico della città e che riporta alla luce la necessità di interventi di riqualificazione del centro storico. Solo pochi mesi fa infatti la possibilità del crollo di una intera palazzina a via Marrazzo ha paralizzato la città per oltre una giornata. E in estate un casolare è crollato dopo un violento acquazzone in via Barbazzano.

Federico Esposito

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