la denuncia

«Cacciati via da Amalfi solo perché siamo veneti»

Due consiglieri comunali in vacanza lamentano la discriminazione dei vigili. Cauto il sindaco Milano: «Faremo le verifiche e se qualcuno ha sbagliato pagherà»

AMALFI. Non hanno potuto visitare Amalfi in quanto letteralmente “cacciati” da tre agenti della locale Polizia municipale, perché vacanzieri del Nord Italia. È quanto sostengono due turisti veneti, peraltro consiglieri comunali a Cittadella e a Galliera Veneta, Luigi Sabatino e Paolo Bianco, che hanno inviato una lettera di protesta al sindaco di Amalfi, Daniele Milano, invitandolo nelle loro rispettive cittadine d’appartenenza per «farsi una gita tra le mura e la Villa Imperiale per dimostrare il senso autentico dell’ospitalità».

Primo cittadino dell’antica Repubblica marinara che, a sua volta, riferisce di aver «attivato le procedure per le verifiche del caso presso il Comando di Polizia Municipale». «Tuttavia – avverte Milano - prima di giungere a conclusioni, credo sia opportuno ascoltare tutte le campane in questione. La tradizione di accoglienza di Amalfi è riconosciuta a livello internazionale, ogni anno ospitiamo centinaia di migliaia di visitatori ed episodi del genere non sono mai accaduti».

Tradizione d’accoglienza che, però, non sarebbe stata adottata nei riguardi dei vacanzieri veneti. Che hanno ricostruito tutta la vicenda in un post pubblicato su facebook. «Eravamo su due auto con le rispettive famiglie – ricordano - e in quel momento, tra la prima e la seconda vettura, vi era solamente un autobus di linea». La prima auto, guidata da Sabatino, è riuscita ad entrare nel parcheggio, mentre alla seconda, condotta da Bianco, è stato impedito l’accesso.

«Una vigilessa – spiegano - ha spostato una transenna per bloccare il passaggio dicendo, con fare menefreghista che faceva entrare chi voleva e che quelli del nord non sono ben accetti».

Ma la situazione, già di per sé incresciosa, qualora venisse confermata, si è aggravata con l’intervento di un agente di Polizia municipale. Che, a detta dei due politici padovani, avrebbe rincarato la dose con frasi «voi del Nord cosa venite a fare», «con quella faccia come te la sei comprata ’sta macchina» e «dovete andare dove vogliamo noi». A questo punto le due famiglie, con l’ingresso in scena di un terzo vigile urbano, hanno preferito andare via. «L’unica amarezza – concludono Sabatino e Bianco - è non aver potuto visitare Amalfi per colpa di tre persone che ci hanno letteralmente privato della libertà di essere in vacanza».

©RIPRODUZIONE RISERVATA