Caccia ai ladri delle due statue

Sala Consilina: si segue la pista di ladri venuti da fuori ma con un basista locale

SALA CONSILINA. Quasi certamente è stato un furto su commissione quello messo a segno nella notte tra giovedì e venerdì scorso nella cappella dedicata alla Madonna di Monte Vergine, nel cuore del centro storico. Questa l'idea che si stanno facendo i carabinieri stando anche alle modalità del furto della statua lignea del ’600 della Madonna nera e quella del Bambino Gesù tenuto tra le braccia di un'altra statua della Madonna sono stati messi a segno.

I ladri sono entrati nella cappella con il chiaro intento di portare via delle opere d'arte, infatti non hanno nemmeno tentato di forzare la cassetta delle offerte dei fedeli. Dopo aver preso le due statue nella cappella sono saliti al piano superiore dove c'è una piccola soffitta ed hanno rovistato in cerca di altri oggetti d'arte ma non hanno trovato nulla. Le foto delle statue rubate sono già state inserite nella rete nazionale alla quale hanno accesso le forze dell'ordine, e i carabinieri della locale stazione, comandata dal luogotenente Cono Cimino stanno battendo tutte le piste per cercare di risalire agli autori del furto e soprattutto recuperare le due statue e restituirle ai fedeli.

Nel prelevare la statua di Gesù Bambino i ladri non hanno avuto nemmeno la “delicatezza” di non danneggiare la statua della Madonna ed infatti per “strapparlo” dalle sue braccia hanno danneggiato il braccio destro e la mano. Probabilmente gli autori del furto o sono delle persone della zona o se venuti in “trasferta” si sono avvalsi dell’aiuto di qualcuno del posto perché si sono poi allontanati a piedi su un sentiero che taglia la collina su cui si trova la cappella e sbuca nella periferia nord della città, nei pressi della frazione di Sant’Antonio. Sentiero che solo chi vive a Sala può conoscere.

Il Comitato Festa della Madonna di Monte Vergine ha rivolto un appello a tutte quelle persone che possono fornire informazioni utili per poter recuperare la statua. Erminio Cioffi

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