la polemica sui rifiuti
C’è Velardi, la città si divide
Le associazioni: non andiamo al dibattito. La sindaca: «Non temo i confronti»
«Evento inutile e pretestuoso». Era stato concepito come un’occasione per stemperare i toni, dopo quelle parole poco lusinghiere sulla protesta della Piana che l’ex assessore regionale aveva pronunciato nel salotto televisivo di “Bersaglio Mobile”, a La7, e invece il dibattito pubblico con il giornalista Claudio Velardi, che la sindaca Cecilia Francese ha organizzato per giovedì prossimo, aizza ancor di più gli animi della cittadinanza.
E così le associazioni e i comitati si ritrovano insieme a scrivere una lettera aperta: “Battipaglia dice no”, “Cives et civitas”, “Battipaglia nostra”, “Civica Mente” e “Isde Salerno sud”. La nota è indirizzata alla prima cittadina, agli assessori e ai consiglieri, ma pure al vicepresidente regionale Fulvio Bonavitacola, al presidente provinciale Giuseppe Canfora, ai neoparlamentari Nicola Acunzo, Francesco Castiello, Cosimo Adelizzi e Federico Conte, al consigliere regionale Michele Cammarano e ai sindaci di Eboli, Bellizzi e Capaccio. «L’unico modo che Velardi ha di porre rimedio alla sua condotta è quello di fornire spiegazioni allo stesso pubblico di un milione di persone davanti al quale ha perpetrato l’offesa», tuonano le associazioni, che parlano di un incontro «che sembra una beffa, visto che chi ha assunto un comportamento tanto ostile e pregiudizievole deve pure essere accolto con ogni onore, addirittura in un luogo deputato ad accogliere persone che ricoprono cariche istituzionali». Da qui la scelta di disertare l’evento. E l’attacco: «Si perde tempo in queste cose, mentre, proprio a causa dell’immobilismo comunale, negli ultimi tre mesi sono state concesse o sono in via di concessione cinque autorizzazioni regionali ambientali».
La Francese si difende: «Non ho paura dei confronti; se altri non se la sentono facciano come credono. E infatti, mentre c’è chi grida allo scandalo e si sottrae, ci sono altri che a quell’incontro verranno».(c. l.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA
E così le associazioni e i comitati si ritrovano insieme a scrivere una lettera aperta: “Battipaglia dice no”, “Cives et civitas”, “Battipaglia nostra”, “Civica Mente” e “Isde Salerno sud”. La nota è indirizzata alla prima cittadina, agli assessori e ai consiglieri, ma pure al vicepresidente regionale Fulvio Bonavitacola, al presidente provinciale Giuseppe Canfora, ai neoparlamentari Nicola Acunzo, Francesco Castiello, Cosimo Adelizzi e Federico Conte, al consigliere regionale Michele Cammarano e ai sindaci di Eboli, Bellizzi e Capaccio. «L’unico modo che Velardi ha di porre rimedio alla sua condotta è quello di fornire spiegazioni allo stesso pubblico di un milione di persone davanti al quale ha perpetrato l’offesa», tuonano le associazioni, che parlano di un incontro «che sembra una beffa, visto che chi ha assunto un comportamento tanto ostile e pregiudizievole deve pure essere accolto con ogni onore, addirittura in un luogo deputato ad accogliere persone che ricoprono cariche istituzionali». Da qui la scelta di disertare l’evento. E l’attacco: «Si perde tempo in queste cose, mentre, proprio a causa dell’immobilismo comunale, negli ultimi tre mesi sono state concesse o sono in via di concessione cinque autorizzazioni regionali ambientali».
La Francese si difende: «Non ho paura dei confronti; se altri non se la sentono facciano come credono. E infatti, mentre c’è chi grida allo scandalo e si sottrae, ci sono altri che a quell’incontro verranno».(c. l.)
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