C’è una nuova sede per gli alunni della scuola media “De Filippis”

«Questo è il risultato della precisa volontà politica di chi riesce a individuare e a mettere mano alle priorità dei propri cittadini». Così l’ex dirigente della scuola media De Filippis Virginia Loddo, dopo le battaglie dello scorso anno e il successivo accorpamento alla Pastorino, ha salutato l’inaugurazione, da parte del sindaco Vincenzo De Luca, della nuova scuola media che dall’inizio di quest’anno scolastico ha sede all'Istituto dei Salesiani.

La soluzione, al momento, non è comunque definitiva: i ragazzi che lo scorso anno frequentavano la scuola nella sede di via Renato De Martino si recheranno in via De Angelis, lì sono state spostate sette classi per circa 130 alunni. In questa nuova sede potranno restarci per tre anno. «Starà al Provveditorato dare delle direttive, noi abbiamo dato il massimo», ha detto il sindaco.

Accolta dunque la richiesta di docenti e genitori di «dare continuità didattica agli studenti». «Dopo tante polemiche - ha detto il primo cittadino - alla fine è stato necessario l'intervento del Comune. Questo investimento ci è costato qualche sacrificio, ma era importante dare serenità a questi ragazzi e ai loro docenti. Siamo contenti che la soluzione da noi individuata abbia riscosso il loro gradimento». Per l’occasione gli studenti avevano anche preparato lettere e cartelloni di ringraziamento per il sindaco, “Non crediamo più a Babbo Natale e alla Befana. Ma alle Istituzioni sì!”, si leggeva in uno. Tutti hanno voluto ringraziare l’amministrazione comunale per “la bella scuola che ci è stata consegnata”, hanno scritto i ragazzi che hanno promesso di dimostrare la loro riconoscenza attraverso “l’impegno nello studio”.

Prima di entrare nelle nuove classi e di dare ufficialmente il via ad un nuovo anno fra i banchi di scuola, ai ragazzi è giunto l’augurio e l’invito da parte del sindaco De Luca: «Siate orgogliosi di questa splendida realtà d’Europa, ma siatene anche degni: aiutateci a difenderla con comportamenti civili e da persone responsabili». (c.i.)