C’è l’aggravante camorristica Lamberti torna dietro le sbarre

Era stato arrestato perché ritenuto responsabile di una serie di attentati dinamitardi a Siano Il 61enne aveva ottenuto i domiciliari ma la decisione era stata impugnata dall’Antimafia

SIANO. Torna in carcere il pregiudicato di origini paganesi Luigi Lamberti, 61enne, residente a Cava de’ Tirreni e attivo nel territorio di Siano. A disporre di nuovo la misura cautelare è stato il Riesame, che ha preso atto della decisione della Corte di Cassazione rispetto all’impugnazione della procura antimafia.

Lo stesso Riesame in precedenza aveva deciso di scarcerare Lamberti rimettendolo agli arresti domiciliari, dove tuttora era recluso, fino a ieri, quando i carabinieri del Nucleo Investigativo di Salerno hanno eseguito il provvedimento di ripristino della misura della custodia cautelare in carcere, accusato dei reati di associazione mafiosa, estorsione, porto e detenzione illegale di armi comuni da sparo, danneggiamento, incendio, detenzione di esplosivi, ricettazione, tutti commessi con l’aggravante del metodo mafioso.

Lamberti era stato acciuffato dai carabinieri di Mercato San Severino e dal Nucleo Investigativo di Salerno dopo una serie di episodi estorsivi consumati, tra il 2009 e il 2010, a Siano e Comuni limitrofi, eseguiti nei confronti di commercianti e piccoli imprenditori e infine alla sede della locale amministrazione comunale, con ordigni sistemati comea monito secondo stile del gruppo criminale di cui era parte. Poi il 31 maggio 2013 era stato destinatario, insieme a nove complici, di misura cautelare in carcere emessa dal GIP presso il Tribunale di Salerno, poiché ritenuto affiliato a un’associazione camorristica operante a Siano, dedita alle in particolare alle estorsioni mediante attentati incendiari e dinamitardi. Successivamente il pregiudicato era arrivato ad una parziale confessione resa all’autorità giudiziaria, con rivalutazione della sua detenzione.

Dal 19 maggio 2014 infatti il pregiudicato era stato sottoposto alla misura cautelare della detenzione domiciliare in virtù di una parziale ammissione dei reati commessi, revocata ieri poiché ritenute ancora sussistenti le esigenze cautelari in ordine al reato associativo contestato.

Resta in piedi l’elemento mafioso dell’accusa messa insieme dalla direzione distrettuale antimafia di Salerno, che dopo la scarcerazione aveva presentato ricorso al grado successivo, chiedendo alla Cassazione di ripristinare il carcere.

La suprema corte aveva accolto l’impugnazione dei magistrati di Salerno, rimettendo per l’esecuzione allo stesso tribunale del riesame, che ha infine ordinato di riportare in carcere Lamberti. Così al termine delle operazioni disposte dai giudici , l’arrestato è stato associato presso la Casa Circondariale di Salerno- Fuorni, ritenuto componente di un gruppo attivo con modalità mafiose. Gli attentati a Siano fecero particolare scalpore per la loro ferocia.

(a. t. g.)

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