«C’è bisogno di una pace sociale» 

Il fratello dell’ex primo cittadino: «Nessun rancore, le guerre non servono»

Dopo l’arresto del fratello aveva deciso di restare in silenzio, ma Nello Aliberti, l’altro ieri, ha descritto il momento difficile che la sua famiglia sta vivendo attraverso un post su Facebook. «Potrei scrivere tante cose contro tutte quelle persone che sono andate volutamente a testimoniare contro mio fratello per salvarsi», ha scritto l’imprenditore, anche lui indagato nell’operazione Sarastra.
Nessun nome, ma in questo caso il riferimento ai grandi accusatori di Pasquale Aliberti: Pasquale Coppola, Vittorio D’Alessandro e Mario Santocchio. «Vi dico che c’è bisogno di una pace sociale. La mia famiglia non porta rancore verso nessuno, anche se con le vostre dichiarazioni avete privato della libertà a un uomo perbene. C’è bisogno di pace anche se non sarà motivo questo a far ritornare mio fratello in libertà, ma sicuramente sarà un punto di inizio affinché non ci sia un altro uomo in carcere senza un valido motivo, non ci siano altri figli che piangono la non presenza di un padre. Ringrazio tutte le persone che ci sono vicine e il mio umile invito ad abbassare i toni le guerre non servono a niente e non servono a Scafati».
Ieri, intanto, i fedelissimi Giancarlo Fele, Andrea Granata, Mimmo Casciello, Antonio Fogliame, Antonio Pignataro, Diego Chirico, Nicola Acanfora, Teresa Formisano, Carmela Berritto, Brigida Marra, Laura Semplice, Dalila Borriello e Diego Del Regno hanno sottoscritto un appello-social in favore dell’ex sindaco. «Sei un guerriero e siamo sicuri che lotterai per restare in piedi», hanno affermato.
Sul fronte dell’opposizione, intanto, arriva la stoccata del parlamentare grillino Angelo Tofalo. «Aliberti sarà giudicato dalla magistratura - ha spiegato - il nostro appello è affinché Scafati riparta dalla buona politica. Il Movimento 5 Stelle si farà trovare pronto alle prossime amministrative».(d. g.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA