Busta con proiettile al presidente Coppola

È stata trovata nella cassetta postale della sua casa in località Trentuno Presentata una denuncia ai carabinieri. Indagini a tutto campo

SCAFATI. Una normale e insospettabile busta rivestita, di quelle utilizzate per la corrispondenza. Era all’interno della cassetta postale dell’abitazione del presidente del Consiglio comunale, Pasquale Coppola, in località Trentuno. Dentro la busta un proiettile calibro 7,65.

Doveva essere una domenica normale, come tutte le altre. Ma quando la moglie del presidente del Consiglio ha scoperto la missiva indirizzata al marito è rimasta senza parole. «Non tutte le cose possono dipendere da te, ma quando sai di aver dato il massimo per quello che ritenevi giusto, alla fine qualunque cosa succeda sei tranquillo e sereno», avrebbe scritto il diretto interessato di lì a poco su Facebook. Poi qualche ora di riflessione, un pranzo velocissimo e la corsa alla locale tenenza dei carabinieri di via Oberdan per sporgere denuncia e far partire le indagini. I carabinieri hanno ascoltato il presidente e hanno raccolto la denuncia. Lui, Coppola, era sconvolto ma sereno, come chi ha la coscienza a posto. Una minaccia anonima e generica che arriva al presidente in uno dei periodi più caldi della politica scafatese. Nelle ultime settimane, infatti, tante missive anonime sono giunte a Palazzo Mayer indirizzate a diversi consiglieri comunali e allo stesso presidente Coppola sono arrivate diverse lettere e una delle più recenti faceva riferimento a presunti abusi edilizi presso la sua abitazione. Le lettere giunte a Palazzo di Città hanno infuocato il dibattito politico, già teso per il braccio di ferro tra maggioranza e minoranza sulla decadenza del sindaco, Pasquale Aliberti. Nelle lettere del “corvo”, firmate con nomi inventati, si denunciavano illeciti edilizi, rapporti poco leciti e presunte illegittimità. Quella di ieri, con all’interno una serie di bossoli, ha lasciato tutti sotto choc.

Immediata a Coppola è arrivata la solidarietà di tutto il mondo della politica. Tra i primi a testimoniare la propria vicinanza il sindaco Aliberti: «Ho appreso che il presidente del consiglio ha rinvenuto un proiettile a casa. Esprimo la mia più totale solidarietà perché la violenza è il rifugio degli incapaci e dei senza vocabolario». A Coppola vicinanza anche dal Partito Democratico: «Presidente vai avanti per la tua strada con coraggio e determinazione, così come hai fatto fino ad oggi – è stato il messaggio di Marco Cucurachi - Questo è l’ambiente e il clima in cui tentiamo di fare politica, queste sono le intimidazioni che subiscono le persone perbene. La legalità è un concetto sconosciuto nella nostra città, dove si mettono bombe, si uccide, si minaccia chi opera nel giusto e la camorra si insinua nelle istituzioni». E Michele Grimaldi: «Un vile atto intimidatorio, collegato alla sua funzione politica, atto del quale non si conoscono le ragioni, ma che è difficile pensare siano scollegate dal pesante clima di minacce e intimidazioni generato in questi mesi». In caserma con Coppola si sono recati anche i consiglieri di Fdi, Mario Santocchio e Cristoforo Salvati: «Siamo qui per denunciare l’episodio increscioso che deve far riflettere tutti noi e che deve unirci contro chi ricorre a pesanti minacce e atti di violenza per privarci della libertà».

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