Bus rotti e corse ridotte Esasperati pure gli autisti

Frazioni “isolate”, pendolari infuriati per le attese: i conducenti nel mirino I sindacati: “Si viaggia ai limiti della sicurezza, l’amministrazione intervenga”

Mancanza di pezzi di ricambio per riparare i pullman e, di conseguenza, meno autobus e meno corse. Passeggeri che rimangono sempre più spesso a terra e che non riescono a raggiungere in tempo il posto di lavoro o la scuola.

L’annoso problema del trasporto pubblico urbano non riesce a trovare una soluzione e, anzi, peggiora con il passare del tempo. A segnalare i disagi e l’ira degli utenti sono gli stessi autisti, sempre più spesso in difficoltà per non riuscire a soddisfare le richieste dei passeggeri. I problemi sono ormai quotidiani ma una giornata da “bollino nero”, che ben rappresenta la difficile situazione che la città sta vivendo sul fronte trasporti, è stata quella dello scorso lunedì.

Con due mezzi su tre in panne, la linea che raggiunge la frazione di Santa Lucia è stata percorsa da un solo pullman durante tutta la mattinata. Gli effetti della penuria di mezzi è stata quella di sempre. Oltre trenta persone non sono riuscite a salire sull’autobus e molti studenti non hanno potuto raggiungere le scuole che si trovano in centro.

«Ci sono giornate in cui è davvero difficile svolgere il ruolo di autista – spiega il rappresentante sindacale della Cgil trasporti Nicola Milione – I passeggeri se la prendono con i conducenti che non hanno alcuna responsabilità per la mancanza di mezzi, ma che devono accertarsi che non salgano troppe persone a bordo; un autobus troppo pieno, infatti, risulterebbe non gestibile e insicuro».

Problemi analoghi sono stati avvertiti, negli ultimi giorni, anche nelle frazioni di Sant’Anna e Pregiato, che sono tra le più densamente popolate della città. Ma Milione ha anche sottolineato come il problema dei trasporti sia molto sentito anche nelle zone limitrofe a Cava. «Lunedì scorso, i passeggeri di Dragonea – aggiunge – hanno montato una protesta e si sono parati davanti al pullman perché l’autista, per impedire che il mezzo si riempisse troppo, aveva chiuso le porte precludendo l’accesso».

A porre l’accento sul problema trasporti a Cava anche il rappresentante cittadino della Cisl trasporti Vincenzo Cuomo: «Viaggiamo ai limiti della sicurezza, con mezzi ormai vecchi – denuncia – Con la fine delle attività scolastiche la situazione migliorerà, ma il problema si ripresenterà invariato in autunno se nel frattempo non si fa qualcosa». Cuomo, poi, conclude: «Spero che l’amministrazione Galdi decida di contribuire alla ricapitalizzazione del Cstp per salvare l’azienda dal tracollo. Questo è l’unico modo per salvare il trasporto pubblico in città che è indispensabile, soprattutto per le molte frazioni lontane dal centro».

Alfonsina Caputano

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