Bus Cstp, fumata nera dalla Regione

L’assessore Vetrella ha escluso la possibilità di nuovi ingressi in società e l’ipotesi di accedere a fondi europei

E’ finito alle 21.15 l’assedio al centro della città dei lavoratori del Cstp. Il corteo di protesta, organizzato subito dopo il ritorno dalla mattinata napoletana, è partito alle sedici dalla sede dell’azienda in piazza Luciani, per poi proseguire, sul lungomare cittadino, fino all’incrocio con via Dei Principati. Tre i mezzi del Cstp messi trasversalmente sul lungomare a bloccare la circolazione, mentre le forze dell’ordine hanno presidiato con i propri mezzi sia via Roma che la stessa via Dei Principati. E’ lì che i lavoratori dell’azienda di trasporto, assieme alle segreterie dei sindacati, hanno parlato con Luigi Napoli e Luca Cascone, assessori al Trasporto della Provincia e del Comune di Salerno.

Due le richieste avanzate dai lavoratori: la prima è che i soci tolgano dall’ordine del giorno dell’assemblea del 17 luglio la questione ricapitalizzazione, vista l’oggettiva e più volte manifestata impossibilità, al momento, degli enti locali di immettere risorse nell’azienda; la seconda è di presentare un immediato atto di transazione alla Regione per ottenere il risarcimento per la causa vinta prima di ottobre, mese in cui è in programma la pronuncia. Lunedì mattina alle undici in azienda è stata già programmata una riunione straordinaria tra Provincia, Comune, commissione liquidatrice e sindacati per trovare un’estrema soluzione alla vicenda. Che si è ulteriormente complicata dopo l’arrivo della pronuncia di merito da parte del ministero del Lavoro richiesta lo scorso mese dall’azienda sulla questione contratti di solidarietà. Lo stato di liquidazione del Cstp, stando a quanto detto da Roma, non consente l’applicazione di questa particolare forma di ammortizzatori sociali. Niente contratti di solidarietà, dunque. Più volte il presidente della commissione liquidatrice, Mario Santocchio, ha detto che, in alternativa ai contratti di solidarietà, si sarebbe percorsa la strada della cassa integrazione in deroga. Occorre, ora vedere, i tempi e la copertura finanziaria ancora disponibile negli uffici della ragioneria della Campania. Sfuma anche l’ipotesi dell’ingresso dell’Eav, la holding di proprietà della Regione, che gestisce il servizio di trasporto nelle province di Napoli ed Avellino, di entrare nella compagine societaria del Cstp.

«L’assessore Vetrella durante l’incontro di ieri mattina - ha spiegato Santocchio - ha detto che la ricapitalizzazione è ad esclusiva responsabilità dei soci del Cstp». Nessun nuovo ingresso, dunque, né fondi europei che possano, almeno in parte, tamponare la voragine finanziaria dell’azienda di trasporto. La “marcia su Napoli” organizzata ieri da lavoratori e segreterie sindacali, dunque, non ha portato le risposte che si attendevano. Oltre trecento i dipendenti del Cstp che, fermi i mezzi nei depositi, a bordo dei mezzi messi a disposizione dall’azienda, sono andati a protestare sotto la sede del consiglio regionale, presso il centro direzionale di Napoli. Al fianco dei lavoratori, oltre Santocchio, anche l’assessore alla Mobilità del Comune di Salerno, i consiglieri regionali Gianfranco Valiante e Gennaro Mucciolo. L’incontro sperato con Vetrella c’è stato, quindi, ma le notizie arrivate non hanno di certo sollevato gli animi. A tal punto che, in tarda serata, i lavoratori si sono riuniti in assemblea per decidere cosa fare in attesa del “giorno del giudizio” programmato per il prossimo 17 luglio, ovvero data dell’assemblea dei soci. E oggi e domani, saranno ancora giorni di disagio. Diletta Turco

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