Buoni pasto, i doppioni sono autorizzati 

La fake news politica: «Ce ne sono di falsi in circolazione». La stampa dei carnet aveva durata biennale

Doppioni autorizzati. E ai piani alti del Palazzo non ne erano a conoscenza. Una determina d’aprile 2017 fa chiarezza sul caso dei buoni pasto doppi, sollevato dal consigliere di opposizione Alessio Cairone: la Iannone digitale, la ditta di Avellino che aveva stampato i carnet diversi da quelli consueti era stata regolarmente autorizzata dal Comune di Battipaglia. Cecilia Francese e gli altri, però, non ne sapevano nulla. Era il 2016 quando, sul portale acquistinrete, i funzionari di Palazzo di Città avevano attivato la procedura telematica per affidare a un’azienda la stampa dei carnet. E la società irpina aveva presentato l’offerta migliore, e aveva stampato dei biglietti al prezzo di 1.706 euro. Per risparmiare sulla stampa, a Palazzo si stabilì di riconoscere ai biglietti una durata biennale. Dunque, pure se per l’anno scolastico 2017-2018 il servizio di stampa dei carnet se l’è aggiudicato la tipolitografia D’Andria di Battipaglia, in città circolano due tipi di ticket. Da una parte c’è il blocchetto dei buoni pasto della D’Andria: il colore del testo è azzurro, c’è il timbro dell’Ente e c’è il gonfalone comunale con l’intestazione e l’indicazione del Servizio politiche scolastiche; dall’altra parte, la scritta è nera, viene specificato che il Comune ha ottenuto la “Medaglia d’argento al merito civile” e si precisa che la durata è biennale. “Valido per gli anni scolastici 2016/2017 - 2017/2018”. E ai piani alti del Comune nessuno ne era a conoscenza: «Qualcuno mi saprebbe dire quanti tipi di buoni pasto esistono in città?», aveva chiesto sarcastico Cairone durante la riunione consiliare di cinque giorni fa. La sindaca, gli assessori e i consiglieri s’erano sbalorditi, e aveva sgranato gli occhi pure la segretaria generale. La politica ha chiesto chiarimenti alla dirigente sociale Anna Pannullo, che ha raccontato dell’ordine di fornitura del 2016. (c.l.)
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