madri lavoratrici

Buoni al posto del congedo parentale

Trecento euro mensili per acquistare servizi per il neonato

La madre lavoratrice può, al termine del congedo di maternità e in alternativa al congedo parentale, chiedere ed ottenere dall’Inps un voucher per l’acquisto di servizi di baby sitting, o accesso alla rete pubblica (o privata accreditata) dei servizi per l'infanzia, da utilizzare negli undici mesi successivi al congedo obbligatorio, per un massimo di sei mesi. Si tratta di un provvedimento sperimentale, che scadrà a fine 2015. Questa facoltà spetta alle donne lavoratrici dipendenti, iscritte alla gestione separata che negli 11 mesi successivi alla conclusione del periodo di congedo obbligatorio di maternità, non abbiano fruito (in tutto o in parte) del congedo parentale; ma spetta anche alle gestanti e per più figli (i requisiti dettagliati sono sul sito dell’Inps). Il beneficio consiste in un contributo per far fronte agli oneri della rete pubblica (o privata accreditata) dei servizi per l’infanzia e in un voucher per l’acquisto di servizi di baby-sitting: 300 euro mensili per un massimo di 6 mesi (3 per le lavoratrici iscritte alla gestione separata). La domanda può essere presentata all’Inps esclusivamente attraverso il sito web istituzionale.