Bullismo a scuola, aperta un’inchiesta

Sala Consilina, saranno ascoltati i due studenti, i genitori e il personale della scuola. La preside: «Un fatto gravissimo»

SALA CONSILINA. La notizia della “bravata” dei due studenti dell'Itis e dell'Ipsia “Gatta” che hanno rischiato di causare una tragedia tenendo sospeso nella tromba delle scale un loro compagno di 15 anni, è finita all’attenzione dei carabinieri della stazione di Sala Consilina che, inspiegabilmente, non erano stati avvertiti prima. Nella giornata di ieri hanno subito avviato un’indagine per verificare cosa sia realmente successo mercoledì mattina e capire se vi siano dei profili di responsabilità penale da parte degli autori del gesto. I carabinieri ascolteranno i ragazzi coinvolti nella vicenda, i genitori ed il personale della scuola. I due adolescenti mercoledì mattina, non è ancora chiaro per quale motivo, hanno preso un ragazzo iscritto al primo anno dell’Istituto tecnico industriale e mantenendolo per le caviglie lo hanno tenuto penzoloni nella tromba delle scale dalla ringhiera che si trova al quarto piano dell’edificio che ospita entrambe le scuole. Il povero 15enne è stato tirato su dai suoi due compagni soltanto quando alcuni ragazzi hanno detto che sarebbero andati a chiamare qualche professore. Il giovane visibilmente terrorizzato ma allo stesso tempo sollevato per lo scampato pericolo, ha poi raccontato tutto al dirigente scolastico dell’istituto. Durissima la presa di posizione nei confronti dei due studenti, da parte del dirigente scolastico Maria Antonietta Trotta. «A quanto ne so io - ha dichiarato il dirigente scolastico - non ci sono testimoni oculari di quanto è accaduto mercoledì scorso, ma c'è solo la denuncia del giovane studente iscritto al primo anno dell'Ipsia che sostiene di essere stato preso sulle spalle da due compagni del secondo anno e poi tenuto sospeso dai due nella tromba delle scale, ma nessuno ha visto tutto questo».

La preside Trotta ha spiegato che è stata avviata un’indagine interna per ricostruire come sono andate esattamente le cose, ma prima delle conclusioni dell’inchiesta i due ragazzi sono stati allontanati dalla scuola. «Appena il ragazzo vittima di questo grave gesto mi ha raccontato cosa gli era successo - continua la Trotta - ho subito convocato i genitori dei due studenti e li ho caldamente invitati a tenere a casa i propri figli visto che hanno raggiunto i 16 anni e sono fuori dall'obbligo scolastico. E come se non bastasse hanno già perso l'anno per il profitto maturato nelle varie materie. Ciò che è accaduto è gravissimo, sarebbe opportuno che i giovani azionino il cervello prima di compiere azioni che possono trasformarsi in tragedia».

Durissime parole di condanna anche da parte dell'assessore comunale alla Scuola, Vincenzo Garofalo. «Esprimo innanzitutto la mia solidarietà allo studente vittima di questo gesto vile ed inqualificabile - ha dichiarato l'assessore della giunta Ferrari - e sono certo che i carabinieri accerteranno come sono andati i fatti e se ci sono delle responsabilità è giusto che chi ha sbagliato paghi e sia punito in modo esemplare perché solo in questo modo si può evitare che metta radici nelle nostre scuole la malapianta del bullismo».

Erminio Cioffi

©RIPRODUZIONE RISERVATA