«Bulli fuori alla scuola I ragazzi ora rischiano»

Scafati, l’allarme lanciato dalla dirigente dell’istituto di via Martiri d’Ungheria La denuncia in una lettera inviata a sindaco e genitori: potenziare la vigilanza

SCAFATI. Scuole: scoppia l’emergenza bullismo. Una successione di episodi allarmanti fa scattare la psicosi collettiva.

Il primo segnale d’allarme arriva dall’interno degli istituti scolastici. Luisa Sicignano, dirigente della scuola media statale Martiri d’Ungheria, è stata la prima ad accendere i riflettori sul fenomeno crescente e a sottoporre la delicata questione all’attenzione dell’amministrazione comunale e delle forze dell’ordine.

Fin dai primi giorni dell’anno scolastico si è verificata una serie preoccupante di episodi di bullismo che hanno visto spesso coinvolti i giovanissimi studenti dell’istituto, ritrovatisi nel ruolo di vittime sottoposte alle angherie di malintenzionati.

La scuola media Martiri d’Ungheria è ubicata a breve distanza dalla stazione locale della Circumvesuviana, luogo di ritrovo di malviventi e tossici e pertanto teatro di frequenti vicende di microdelinquenza.

Fin dall’uscita da scuola, gli studenti percorrono un cammino che può rivelarsi insidioso, complici l’ora tarda e le strade deserte. Il dirigente Sicignano, dopo aver registrato ripetute segnalazioni da parte degli stessi studenti e delle loro famiglie è giunto alla determinazione di lanciare un segnale forte e chiedere aiuto alle istituzioni.

In una missiva inviata al sindaco Pasquale Aliberti, al Comandante della Polizia Municipale Alfredo D’Ambruoso e ai genitori rappresentanti del Consiglio d’istituto, Sicignano mette in luce che all’ingresso e all’uscita dall’istituto scolastico si stanno verificando atti di bullismo da parte di ragazzi provenienti dalle scuole superiori.

«Più di una volta si è richiesto un servizio di vigilanza, rafforzato anche da videocamere - scrive il dirigente - per individuare i responsabili delle azioni violente che continuano a verificarsi, minando alla base la sicurezza e la tutela della salute dei minori in transito nelle palazzine Ina Casa».

L’ingresso principale della scuola, infatti, ritenuto pericoloso per gli studenti per via dell’accesso dalla strada trafficatissima, è stato sostituito con quello posteriore che si trova nel cuore delle case popolari di via Martiri d’Ungheria.

«Anche dal retro della scuola - si legge ancora -, una volta scavalcato il muro perimetrale, alcuni bulli sfuggono al controllo e alla vigilanza degli operatori scolastici. Gli adolescenti minorenni sono pertanto messi in pericolo mentre si trovano ad entrare o uscire dalla struttura scolastica».

La missiva si chiude con un appello alle istituzioni e alle forze dell’ordine a »potenziare la vigilanza sui minori con i mezzi e gli strumenti ritenuti più idonei per assicurare la tutela degli stessi».

Un segnale forte che il dirigente Sicignano ha lanciato con l’auspicio di un intervento tempestivo.

L’obiettivo è quello di arginare un fenomeno in allarmante ascesa che vede coinvolti non soltanto gli studenti delle scuole del centro ma anche quelli delle zone periferiche.

Ovviamente si tratta di un fenomeno preoccupante purtroppo diffuso in varie realtà del comprensorio

Maria Rosaria Vitiello

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